mercoledì 13 dicembre 2023

Con l’AI Putin diffonde Menzogne Antisemite nel Mondo: Arma di Distrazione di Massa & Distruzione della Nostra Coesione Sociale

di LELE JANDON
“6150 Gesù uccisi da Israele”: con questo titolo che ripropone impunemente l’antichissima accusa di “deicidio” (in realtà Gesù fu crocifisso dai romani, ndr) uno sconosciuto quotidiano locale (“Il Mattino di Puglia e Basilicata”, diretto da un casertano di destra che proviene dal giornalismo sportivo) ha sbattuto gli ebrei in prima pagina. Al contrario il preparatissimo direttore del quotidiano progressista “Repubblica”, Maurizio Molinari, di origini ebraiche e massimo esperto di geopolitica, spiega bene: «La Storia c’insegna che ogni volta che l’antisemitismo dilaga lo fa attraverso una bugia popolare. Le Crociate si basavano sul deicidio degli ebrei a cui tutti credevano. Quando i cosacchi dello Zar facevano i Pogrom durante le feste ebraiche, il giorno dopo nella chiesa del villaggio vicino allo shtetl devastato e bruciato, il Pope di turno (cioè il prete ortodosso, ndr) diceva che gli ebrei se l’erano meritato perché avevano rubato le galline o commesso stupri. E tutti credevano alla bugia che legittimava il Pogrom. I nazisti incolpavano gli ebrei del disastro della Germania nella Prima guerra mondiale».
Sin dalla sua nascita nel 1954 sotto Stalin il KGB aveva un “Dipartimento Disinformazione”: la “Desinformacija” (o dezinformatsiya). E nel 2004 sotto il nuovo dittatore Putin è nata Sputnik, l’agenzia di stampa in più lingue che sparge nel mondo false notizie. Dopo aver attaccato Kyiv per diventare una Potenza nel Mediterraneo, la Federazione russa ha approfittato della risposta israeliana contro i terroristi di Hamas per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dai propri crimini di guerra in Ucraina diffondendo fake news antisemite che -per colpa dei creduloni che non controllano le fonti- divengono virali (l’Italia detiene il record europeo su Facebook di notizie non verificate). Le notizie fasulle sono «una nuova forma di guerra», prende atto lo psicologo dell’Università Cattolica di Milano Giuseppe Riva nel suo libro fondamentale “Fake News” (edito da il Mulino, Bologna 2018, pagina 47). Secondo una ricerca pubblicata nel 2018 dalla prestigiosa rivista americana “Science”, le fake news sovrastano completamente le notizie vere in base a ogni metrica di diffusione qui sui socials (lo riporta anche l’antropologo Jonathan Gottschall nel suo saggio “Il lato oscuro delle storie”, Bollati Boringhieri, Torino 2022, pagina 197).
Il satrapo russo sta riuscendo in questa guerra ibrida: sono pochissimi i manifestanti a sostegno degli ebrei mentre alle manifestazioni contro Israele sono tantissimi gli antisemiti sui cui cartelli si dà dei “nazisti” agli ebrei: questa risma di gente è il prodotto della stessa propaganda creata a tavolino dai servizi segreti già quando l’Unione sovietica si schierò contro Israele nella guerra dei Sei giorni (1967). La Russia è una fabbrica di profili fake: per mezzo dell’intelligenza artificiale e dei troll produce una quantità industriale di false notizie su tutti i temi clou del mondo libero «per distruggere la nostra coesione sociale» (come non si stanca di ripetere la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock). Quest’opera diabolica di distruzione della verità e della coesione sociale avviene soprattutto su X (precedentemente noto come Twitter, di proprietà dell’ambiguo e controverso tycoon di destra Elon Musk, vicino a Giorgia Meloni): «una fogna mondiale», l’ha definito la sindaca progressista di Parigi che si è disiscritta da questo social oramai completamente fuori controllo e per questo punito sia dagli sponsor sia dall’Unione europea. Oltre che essere produttrice di menzogne globali antisemite, la Russia ha in Occidente i suoi teppisti provocatori: per le stelle di David disegnate come minaccia sulle abitazioni degli ebrei francesi la Francia ha arrestato dei russi, probabilmente agenti di Putin. Moltissimi di voi avranno notato che tanti degli attivisti No-Vax sono rimasti tali ed in più sono diventati attivi contro l’Ucraina (cioè contrari agli aiuti militari, proprio come predica il populista Beppe Conte) e, in aggiunta, contro Israele: questi nuovi antisemiti sono appunto il prodotto di quest’efficace propaganda “made in Russia”.

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