di
LELE JANDON
E'
corretto dare un volto alle famiglie composte da due mamme e dai loro figli/e o da due padri ed i loro figli: vi sono coloro che negano questa
realtà senz'averle mai conosciute di persona e senza sapere de visu di chi parlano, un'ignoranza che
é la negazione stessa della Politica in democrazia che è confronto dialogico faccia
a faccia. E sfido questi negazionisti a dire in faccia a questi gentiluomini e a queste
signore dinanzi ai loro figlioletti che le loro sono famiglie disfunzionali o
non sono famiglie o che non è per loro la "Festa della Famiglia Naturale" appena votata anche da consiglieri PD a Faenza.
Provo
a "far parlare"
(oltreché i risultati di quarant'anni di ricerche delle scienze sociali) i volti felici di questi bambini (altrimenti
senza voce in capitolo) colti in questi scatti istantanei, naturali e non in
posa, che immortalano momenti di gioia familiare: quelle piccole gioie come il
giuoco, le tenerezze, le giostre. Emozioni che sono nel nostro DNA di esseri
umani che, come diceva il grande filosofo liberale del Settecento Adam Smith
nella Teoria dei Sentimenti Morali,
nasciamo già dotati di compassione che è capacità di condivisione e
collaborazione.
Scrisse
Tolstòj che “le famiglie felici si rassomigliano tutte”: questi Album di Famiglia e le storie che
raccontiamo son qui a mostrarlo ed i volti sorridenti di questi bimbi ci piegano a riconoscere un concetto inclusivo di famiglie.
Ed è questo il concetto che una psicologa italiana esprime per
raccontare di essersi formata un'idea positiva intorno alle famiglie con due
papà o due mamme dopo essersi trasferita
in California: in una scuola religiosa che ha scelto per i suoi figli, i
genitori di non pochi bambini sono due padri o due madri. Il Presidente Barack Obama ha dichiarato di aver mutato idea sui matrimoni (nella prima
campagna presidenziale a favore delle unioni civili) dal momento in cui le sue figlie, che frequentano una scuola quacchera,
hanno vari compagnucci con due babbi, gli han chiesto: “Perché i loro papà non
possono sposarsi come te e la mamma?”. Dopo l’endorsement ufficiale del Premio Nobel per la Pace, la Corte
Suprema, grazie al voto di due nuove giudici da lui selezionate, ha fatto la
Storia: le leggi che proibiscono il matrimonio gay sono contro lo spirito di eguaglianza
della Costituzione.
Lo stesso grande Presidente, nella risposta ad una bimba
con due babbi, Sofia, si dice orgoglioso di rappresentare una Nazione ove il
pluralismo anche delle famiglie è un valore. I due concetti non sono affatto in
contraddizione: é vero sia che "le
famiglie sono tutte diverse" (come dice Barack Obama), sia che "le famiglie felici si
rassomigliano tutte" (come scrisse Tolstòj).
Oggi
vorrei documentarvi questa realtà
(ignorata dal Potere che non legifera), mostrandola
da una prospettiva internazionale occidentale.
E’ così forte e naturale il desiderio di
genitorialità che ci sono persone gay che, sfidando i pregiudizi negativi, metton su famiglia insieme diventando
genitori in modo attivo con metodi innovativi: alcuni ricorrendo alla gestazione di sostegno, altri
richiedendolo in adozione laddove possibile (non nella nazionalista, reazionaria
e corrotta Russia di Putin, il quale, con 120 mila figli di nessuno, fa lo
stesso ragionamento dell'ex ministra della famiglia italiana: meglio orfani che
con due padri). Questa novità
s'inserisce nel più generale processo di liberazione maschile, ed in
particolare nell'àmbito dell'evoluzione del contributo dei padri etero che
possono entrare in sala parto e danno man forte nelle faccende di casa e passano
molto più tempo (sei ore in media) coi loro figlioletti neonati e sono dunque
ben diversi dai distaccati padri delle vecchie generazioni.
Famiglie
così ci sono anche in Italia, come quella di Michele e Sergio o quella di
Luciano e Davide o Maria Silvia e Francesca, eppure
c'è un totale vuoto normativo e culturale che scandalosamente considera genitore
solo quello di sangue. E' una scandalosa
irresponsabilità nei confronti di questi piccoli da parte di quegli oppositori
che dicono di difendere il valore della famiglia tradizionale, dimentichi
che la Costituzione e la legge italiane dicono che non è solo il matrimonio a
dar luogo ad una famiglia meritevole di tutele giuridiche e ad obblighi
familiari (si pensi all’articolo 30 che equipara figli naturali e legittimi).
Gli
studi longitudinali, fra
cui quello più grande di tutti che è stato svolto da una psichiatra gay
americana, suggeriscono che i figli sono
felici, sani di mente, intelligenti nei livelli della media, e che il fatto che
i genitori siano dello stesso sesso non reca alcun danno a livello di salute
mentale o nell'intelletto.
Storicamente, sono stati i liberali Paesi
scandinavi (che hanno sempre incentivato i loro cittadini a fare figli grazie
allo Stato Sociale e alla parità di opportunità dei sessi) i primi ad ampliare
in maniera inclusiva il concetto di matrimonio e di famiglia: la Danimarca (il Paese più felice del mondo
perché si sente come il più libero di realizzarsi, secondo i sondaggi
demoscopici) fu la prima (nel 1989) a riconoscere le unioni civili e nel 1999
le adozioni per i gay, la Svezia la prima a riconoscere il diritto di
sapere l’identità del padre biologico donatore (nel 1985).
Il primissimo passo del legislatore, contestualmente alla liberazione
omosessuale, nei sempre maggiori casi di divorzi per coming out di omosessualità, fu la stepchild adoption (o second
parent adoption): il riconoscimento della responsabilità genitoriale da parte del/lla compagno/a
nei confronti del figlio del partner.
In sèguito, dinanzi all’evidenza che si può essere buoni (se non ottimi)
genitori a prescindere dall’orientamento sessuale e dal tipo di coppia, si è via via capito in tempi celeri che
quella era una forma di separazionismo giuridico e si è riconosciuto, oltreché
il matrimonio, anche il diritto per le coppie gay di richiedere figli in
adozione esterni alla coppia: la piena eguaglianza (come in Scozia nei
giorni scorsi). Perché, come già diceva il sindaco di San Francisco Gavin
Newson (che celebrava matrimoni gay simbolici come forma di disobbedienza
civile), é solo il matrimonio, e non le unioni civili, che garantisce pari
diritti e dignità.
I padri moderni (gay o etero) trascorrono in media sei ore coi propri bébé |
Sopra e sotto: Sean Patrick Maloney (a destra), politico del Partito Democratico americano, con il marito e i tre figli adottivi. |
Dal punto di vista spirituale, le chiese cristiane protestanti luterane
hanno dapprima aperto con la creazione di riti di benedizione delle coppie gay,
oggi celebrano i matrimoni religiosi per tutti. Sinora in Italia, il Paese
dei No e della Chiesa dei No, ove solo le coppie etero sposate possono
richiedere in adozione un orfano, abbiamo soltanto una sentenza che riconosce
come famiglia una coppia fatta da due mamme, mentre lo Stato del Vaticano ha ribadito la dottrina di una (falsa)
compassione (nulla di più rispetto a quanto già affermato dal Catechismo ratzingeriano): l’autentica
compassione è invece considerare il nostro prossimo come parimenti umano, come
insegna il reverendo Matthew Fox.
E sempre da quel mondo avanzato del Nord
Europa, col suo Welfare State, la sua
luterana libertà di coscienza e la sua etica protestante, proviene la recente notizia della legge d’iniziativa
popolare finlandese: 50 mila firme raccolte online
in 24 ore e consegnate al Premier (di centrodestra) che (seguendo David Cameron)
sottopone il ddl al Parlamento che vota Sì ed estende il matrimonio e
l’adozione agli aspiranti genitori gay. La benedizione del leader della chiesa luterana finlandese, che si felicita per
questo giorno, c'insegna quella stessa compassione mostrata dal pastore della Cattedrale
episcopaliana di Washington che ha suonato le campane a festa dinanzi alla
sentenza della Corte Suprema che dichiarò incostituzionali le leggi che
proibivano il matrimonio gay l'anno scorso. Questa é vera compassione:
rimozione delle ingiustizie, collaborazione e compartecipazione alle gioie e ai
dolori del nostro prossimo. Famiglie
così sono davvero il nostro prossimo perché ci possono essere anche nelle scuole
dei nostri figli e fra i nostri vicini di casa e che è ora d'imparare a
conoscere.
Una famiglia felice al Gay Pride di Louisville, la più grande città dello Stato americano del Kentucky. |
In
America, con l’OK dei pediatri, in 49 Stati sono legali le adozioni gay e sono
sempre più i VIP gay che formano e mostrano le loro famiglie: dal premiato attivista liberal Dan Savage al membro democratico
del Congresso Jared Polis, dall'attore e mago Neil Patrick Harris al cantante
Sam Harris all'attore Matt Bomer allo stilista Tom Ford. Innumerevoli studi longitudinali
confermano che non vi sia alcun danno né all'intelligenza né alla salute mentale
dei figli cresciuti in una famiglia progettata in modo siffatto, ove anzi è un vantaggio (che contribuirà a
creare personalità forti e sicure di sé) il sapere di essere stati molto
cercati e voluti (con adozione o gestazione di sostegno).
I figli di coppie gay sono dotati di maggiore resilienza, risultano più open minded e non subiscono punizioni corporali. Le donne sono estremamente concordi nell'educazione dei figli. I figli di donne gay non sono aggressivi e le loro figlie sono più anticonformiste e aspirano a mestieri ove le donne sono rare. Dalle foto di famiglia emerge che i babbi gay sono genitori affettuosi, scherzosi, spiritosi, ironici, giocosi, sportivi, dinamici e teneri e, dicono le ricerche, si spartiscono in maniera equanime i còmpiti e le faccende domestiche, senza ruoli fissi: san fare tutto come i mannies, i babysitter maschi diffusi nel mondo anglosassone che rappresentano un traguardo di liberazione maschile e femminile.
Ed hanno una mente evoluta: una neuroscienziata ha mostrato con la risonanza magnetica che i cervelli dei maschi gay che allevano i figli in coppia presentano livelli di attivazione delle aree dell’intelligenza emotiva pari a quelli delle madri che hanno recato in grembo con successo il proprio bambino: è l’effetto naturale del tempo prezioso dedicato alla cura del bambino che fa sviluppare la nostra componente mammaliana, materna (quella autenticamente capace di umana compassione, di contro al cervello "rettiliano"), grazie alla plasticità cerebrale cioè alla capacità del nostro cervello di evolvere. E' questo tipo di cervello che salverà il pianeta dalle varie forme di violenza, anche familiare. Analogamente, è stato scoperto un altro adattamento dell'evoluzione biologica: i livelli di ormoni dei neopapà etero si avvicinano a quelli delle mamme grazie al tempo dedicato ai bèbé. E' la cura ciò che davvero fa la differenza e definisce un buon genitore.
I figli di coppie gay sono dotati di maggiore resilienza, risultano più open minded e non subiscono punizioni corporali. Le donne sono estremamente concordi nell'educazione dei figli. I figli di donne gay non sono aggressivi e le loro figlie sono più anticonformiste e aspirano a mestieri ove le donne sono rare. Dalle foto di famiglia emerge che i babbi gay sono genitori affettuosi, scherzosi, spiritosi, ironici, giocosi, sportivi, dinamici e teneri e, dicono le ricerche, si spartiscono in maniera equanime i còmpiti e le faccende domestiche, senza ruoli fissi: san fare tutto come i mannies, i babysitter maschi diffusi nel mondo anglosassone che rappresentano un traguardo di liberazione maschile e femminile.
Ed hanno una mente evoluta: una neuroscienziata ha mostrato con la risonanza magnetica che i cervelli dei maschi gay che allevano i figli in coppia presentano livelli di attivazione delle aree dell’intelligenza emotiva pari a quelli delle madri che hanno recato in grembo con successo il proprio bambino: è l’effetto naturale del tempo prezioso dedicato alla cura del bambino che fa sviluppare la nostra componente mammaliana, materna (quella autenticamente capace di umana compassione, di contro al cervello "rettiliano"), grazie alla plasticità cerebrale cioè alla capacità del nostro cervello di evolvere. E' questo tipo di cervello che salverà il pianeta dalle varie forme di violenza, anche familiare. Analogamente, è stato scoperto un altro adattamento dell'evoluzione biologica: i livelli di ormoni dei neopapà etero si avvicinano a quelli delle mamme grazie al tempo dedicato ai bèbé. E' la cura ciò che davvero fa la differenza e definisce un buon genitore.
I pediatri americani hanno incoraggiato
il legislatore a riconoscere pieni diritti per il bene dei bambini ai loro
genitori gay, eppure l'attuale
presidente del Consiglio italiano nominato, sin dai tempi in cui partecipava al
Family Day, benché si dica pronto a
risolvere la questione del genitore non biologico, si ostina a dichiararsi (schizofrenicamente)
contrario alla creazione di famiglie con due papà o due mamme attraverso
l'adozione, ed é contro i matrimoni gay. Ci sono ministri che (senza proporre nulla) usano argomenti da segregazionisti
degli anni Cinquanta: “Questa è la legge”.
Come se il loro lavoro non fosse appunto aggiornare le leggi all’evoluzione della mentalità della società: fu proprio un’interpretazione estensiva della legge americana fatta da un giudice coraggioso che eliminò il regime del segregazionismo con una storica sentenza, dicendo che la formuletta "separati ma eguali" era una favola. Ci sono persino ministre senza laurea che parlano in nome delle scienze dimostrando d’ignorare i risultati degli studi longitudinali suddetti.
Come se il loro lavoro non fosse appunto aggiornare le leggi all’evoluzione della mentalità della società: fu proprio un’interpretazione estensiva della legge americana fatta da un giudice coraggioso che eliminò il regime del segregazionismo con una storica sentenza, dicendo che la formuletta "separati ma eguali" era una favola. Ci sono persino ministre senza laurea che parlano in nome delle scienze dimostrando d’ignorare i risultati degli studi longitudinali suddetti.
La bella storia di civismo della
Finlandia ci dà una straordinaria lezione di creatività: la società civile può
mobilitarsi per i propri concittadini trattati da coloro i quali seggono nelle
istituzioni come di seconda classe, mentre l’attuale capo del governo, non ritenendo le coppie gay degne di crearsi una loro famiglia adottando, propone una soluzione (tappabuchi) al ribasso
che è una nuova forma di segregazionismo giuridico, che potremmo proprio
riassumere con la formuletta del “separati ma eguali” dei tempi della separazione
razziale, mentre ormai venti Paesi europei hanno esteso pieni diritti ai gay
(matrimonio + adozioni), inclusi i Paesi “cattolici” come Spagna e Francia. Non
ci sono più scuse per perdere il treno della Storia. Martin Luther King Jr, la cui moglie Coretta divenne un'attivista per i
pieni diritti dei gay sin dal 1983, rispondeva
così agli attendisti che gli dicevano di aspettare chissà quando: "I tempi
sono sempre maturi per ciò che è giusto".
****
L'Impegno Civile del
Giovane Attore
de "I Ragazzi stanno Bene" nell'Alleanza
Gay-Etero
Il mese scorso, con "The Help", abbiamo visto come le
domestiche e tate afroamericane fossero parte integrante della famiglia, visto
che di fatto crescevano (come Costantine ed Aibileen) i figli dei bianchi e
davano loro importanti lezioni di vita. E ciononostante era diffuso e dominante
un irrazionale disgusto superstizioso contro l'estensione dei pieni diritti
(come le nozze miste) anche a loro. Analogamente, nonostante gli zii gay si mostrino affettuosi e amatissimi dai loro
nipoti, lo Stato seguita a negare loro il diritto di adottare in coppia.
Il film "I ragazzi stanno bene" è raccomandato dallo scienziato umanista Umberto Veronesi nel suo ultimo libro "Il mestiere di uomo": "Andrebbe proiettato nelle scuole come momento educativo". |
Allora torniamo a parlare di legami di famiglia col film "I ragazzi stanno bene" (Premio
Golden Globe), comedy drama americano
di quattr’anni fa. Scrive lo scienziato umanista Umberto
Veronesi nel suo ultimo saggio, "Il
mestiere di uomo" (Einaudi, Torino 2014, pag. 111): "Ricordo
spesso e raccomando il film "I
ragazzi stanno bene" con Julianne Moore e Annette Bening e ripeto che
andrebbe proiettato nelle scuole come momento educativo".
La regista e co-sceneggiatrice, Lisa Cholodenko, è losangelina e gay ed è di famiglia ebraica: i suoi nonni eran emigrati in America dall’Ucraina. Ha diretto serial Tv come "The L World", che ha come protagoniste donne gay. L’idea di questo film nasce dall’esperienza personale, sua e della sua compagna, una musicista: nel 2006 hanno avuto una figlia da un donatore anonimo.
La regista e co-sceneggiatrice, Lisa Cholodenko, è losangelina e gay ed è di famiglia ebraica: i suoi nonni eran emigrati in America dall’Ucraina. Ha diretto serial Tv come "The L World", che ha come protagoniste donne gay. L’idea di questo film nasce dall’esperienza personale, sua e della sua compagna, una musicista: nel 2006 hanno avuto una figlia da un donatore anonimo.
Il film parla proprio di una coppia di donne, Jules e Nic,
che allevano un ragazzo (Laser, 15 anni) e una ragazza (Joni, 18) avuti
mediante fecondazione medicalmente assistita. E’ tutto OK sinché la giovane,
compiuta la maggiore età, vuol conoscere l’identità del padre biologico.
La rossa Julianne Moore, classe 1960, qui al suo primo vero e proprio ruolo gay (dopo l'esperienza omosessuale extramatrimoniale con Amanda Seyfried nel thriller psicologico "Chloe"), è
un’attrice liberal che ha già
lavorato in film a tematica gay: da "Savage
Grace" a "A Single Man"
(col Premio Oscar Colin Firth, dall’omonimo romanzo di Christopher Isherwood, per
la regia di uno dei papà gay che mostreremo, Tom Ford), da "Far From Heaven" a "The Hours" (per questi ultimi
ottenne due candidature nello stesso anno: è uno dei tre casi di interpreti che
le han perse, assieme a Sigourney Weaver e Cate Blanchett). Maritata in terze
nozze, due figli, sostiene il Partito Democratico di Barack Obama.
"Sono cresciuto con eguali diritti...Ho un sacco di amici che sono gay, e loro non sono "i miei amici gay", sono i miei amici", dichiara l'attore del film "I ragazzi stanno bene" |
La bionda Annette Bening, classe 1954, maritata con Warren Betty, quattro figli,
già quattro nominations agli Oscar,
ha vinto il Premio Golden Globe per questo ruolo.
Mia
Maiskowaska, che
interpreta la figlia, è australiana di Canberra ed è figlia di un australiano e
di una polacca (ecco spiegato il cognome).
E proprio nell’ultimo numero della
rivista gay francese "Têtu" (dicembre 2014, pagg. 20 – 22), Josh Hutcherson ("Hunger Games"), classe 1992 e vincitore di vari premi nelle
categorie giovani, che interpreta il figlio della coppia, rilascia
un’intervista, di cui vi traduco qualche stralcio:
Têtu: “Lei combatte l’omofobia attraverso due progetti, “Straight
but not Narrow” (giuoco di parole fra “etero”, che significa anche
“dritto”, e "ristretto di mentalità", narrow-minded, ndr) e “Gay-Straight Alliance”, ed è
impegnato nella lotta contro l’aids. Da dove viene questa coscienza gay-friendly?
J.H.: “Mia madre è stata cresciuta in parte dai suoi zii: erano gay. Lei li
amava enormemente.
Purtroppo, non ho avuto la possibilità di
conoscerli, perché sono morti di aids ben prima che io venissi al mondo. Tutta
la mia famiglia è sempre stata molto solidale verso le persone gay
semplicemente perché questi zii erano meravigliosi. Ed il fatto che fossero gay
non è mai stato un problema.”
Têtu: “Pertanto,
Lei è originario del Kentucky, uno Stato molto conservatore….”
J.H.: “Sì, è una parte degli Stati Uniti
che vota in maggioranza repubblicano, dove la religione è molto presente. E’
difficile essere gay laggiù. (…) Quando
Max Adler (l’attore che interpreta il ruolo di Dave Karofsky nel serial “Glee”, ndr) ha avuto l’idea di creare
un’organizzazione che legava fra loro le comunità gay ed etero, ho aderito
subito. Si va a parlare ai ragazzini
nelle scuole per sensibilizzarli sulle molestie che subiscono i giovani gay
e lesbiche. Innamorarsi di qualcuno nella vita è la cosa più positiva al
mondo.”
Têtu: “E’ per
questo che Lei ha orrore delle etichette, che si considera come “piuttosto
etero”?
J.H.: “Non voglio definirmi come una sola
cosa. Chissà dove sarei fra dieci anni? Potrei innamorarmi di una persona e
questa persona sarà un ragazzo. Le persone cambiano! Anche se oggi sono molto
attratto dalle ragazze. Il mio sogno è di andare a prendere i miei bambini a
scuola e loro mi dicono: “Papà, c’è questa ragazza che amo. E c’è questo
ragazzo che amo. E sono entrambi meravigliosi.” Senza preconcetti.”
(traduzione dal
francese di Lele Jandon)
Il Bel Libriccino per Bambini
che consiglio: "Il Matrimonio dello Zio"
Ed
è proprio dedicato alla figura dello Zio Gay il libriccino per bambini "Il matrimonio dello zio", di Maria
Silvia Fiengo con le
illustrazioni di Sara Not (Lo Stampatello, Milano 2014, 13 euro e 30 cents),
che raccomando: è la storia di una famiglia che vola a Nuova York per le nozze
dello zio. Giulia racconta tutti i particolari all'amica e vicina di casa Marialba
e a Serena, cugina di Marialba. Gl'invitati, fra cui due nonni anzianissimi,
cantano la marcia nuziale già in mezzo alle nuvole, nell'aeroplano. Le donne indossano
gli abiti da damigella tutti uguali, come vuole la tradizione americana, e lei
mentre racconta l'esperienza li fa provare alle due amichette. "Finalmente
ti sposi!" dice la mamma al novello sposo. Dall'albergo il gruppo ammira la
Statua della Libertà, e poi ci salgono tutti, compresa la nonna in sedia a
rotelle, grazie all'ascensore. Poi vanno in gita al Central Park ove si
divertono a dar da mangiare agli scoiattoli. Alla cerimonia nuziale piangono
tutti e il padre dello sposo rassicura: "Tranquilla, piangiamo di
felicità". Quando Giulia mostra la foto del bacio degli sposi, Marialba
sgrana gli occhi: "Ma sono due maschi!". E Serena: "Sì, lo zio
di Giulia si è sposato con il suo fidanzato Riccardo!". E Marialba:
"Forte! Non lo sapevo che si poteva!". Infine, entra la mamma di
Giulia: "Marialba, mio cognato ha mandato questa bomboniera per i tuoi
genitori".
****
Maniere per Diventare
Genitori
Con la Gestazione di
Sostegno
Alta Probabilità di Gemelli
Grazie ai progressi della tecnoscienza,
le coppie omosessuali anche italiane possono ricorrere mediante viaggi
all'estero ai seguenti mezzi per diventare genitori:
- Donatore
amico: che dona il suo seme in autoinseminazione, e a volte è fatto
partecipe della crescita. Per "cogenitorialità", "tri o
quadrigenitorialità" o "famiglia tri o tetraparentale"
s'intendono famiglie a fondazione allargata per loro comune scelta, in cui due
coppie gay (oppure una coppia gay ed una terza persona) progettano di avere un
bambino e gestire la responsabilità genitoriale in maniera condivisa;
- Maternità
surrogata (surrogacy) o gestazione di sostegno: rivolgendosi,
pagando un'agenzia specializzata che raccoglie profili di madri disponibili. Il
costo è all'incirca quello di un'adozione internazionale. Uno o più ovuli sono
estratti per essere fecondati in provetta col seme di un membro della coppia ed
impiantati nell'utero della stessa donna (gestazione di sostegno tradizionale)
o di un'altra donna rispetto alla donatrice (gestazione di sostegno
gestazionale, più costosa e diffusa). C'è un accordo fra la madre e la coppia che
firmano un contratto. La madre surrogata recherà a compimento la gravidanza, mostrata ad esempio nel serial Tv americano “Brothers and Sisters” ambientato in
California proprio come il film "I
ragazzi stanno bene"): Kevin e Scotty divengono padri così:
inizialmente, la madre di sostegno dice di avere avuto un aborto naturale,
spontaneo, ma non era vero; quando scopriranno che lei ha portato a termine la
gravidanza, ci sarà il lieto fine e lei concederà loro di diventare i genitori
della piccola. Occorrono per gl'italiani
almeno 3-4 viaggi: uno per fare la conoscenza della madre (che deve essere
animata dal desiderio di aiutare la coppia), uno per l'impianto, uno per il
parto e per portare a casa il neonato. In quest'ultimo soggiorno, ci voglio
settimane: per non rischiare di perdersi il giorno del parto e per ottenere un
passaporto per il bébé. Come nel caso delle coppie di mamme, anche qui il
genitore non biologico (il compagno, sposo del padre) è un signor nessuno
dinanzi alla legge. Normalmente, il concepimento ha successo entro tre
tentativi. Come in tutte le fecondazioni in
vitro la probabilità di parti
gemellari è alta, ed infatti molte delle coppie che mostriamo hanno dei
gemelli. Come ci sono coppie etero che amano le famiglie numerose, così ce ne
sono anche fra i gay, come nel caso della coppia britannica di Barrie e Tony Drewitt-
Barlow che ha il record di sei figli (http://www.mirror.co.uk/news/real-life-stories/britains-first-gay-dads-planning-768457).
****
I Figli di Coppie Lesbiche
condannati dal Vuoto di Legge
ad essere senza un Genitore
(Riconosciuto):
la Mamma non Biologica
Possono adottare soltanto le Coppie Etero Sposate
Come stanno le famiglie italiane? La
risposta è che l'Italia non è un Paese per mamme (né per genitori gay). Il
ritratto che ne fa la sociologa Chiara Saraceno nel suo libro “Cittadini a metà. Come hanno rubato i
diritti degli italiani” (Rizzoli, Milano 2011) è desolante: mentre i ministri
del centrodestra han sempre delegato il Welfare
alle famiglie, cosicché i figli non sono mai stati autonomi (pagg. 84 - 85), continua
l'illegale e odiosa pratica delle lettere di dimissioni in bianco che le
lavoratrici sono costrette a firmare all'assunzione e che l'azienda fa valere
nel caso la donna sia incinta (pag. 36). E le donne che tornano nel posto di
lavoro dopo la gravidanza subiscono mobbing,
demansionamenti e sono invitate a tornarsene a casa.
E ci si ostina a non riconoscere che la
compagna della madre biologica che ha avuto un figlio dalla fecondazione assistita
è come una madre adottiva, o a prender atto che il compagno del padre biologico
che ha avuto un figlio dalla gestazione di sostegno è come un padre adottivo.
Negando così dei Doveri, prim'ancora che dei diritti. E mi pare schizofrenico, a rigor di logica, che si riconosca (come
intende fare l'attuale governo) il diritto di adottare il figlio del partner ma
non si riconosca il diritto adottare in coppia!
I gay hanno esordito come genitori
nell'affido (il record va a Pat
Romans e Judith Weeks con 50 minori in affido) o vincendo i pregiudizi di certi
giudici in tribunale nell'affidamento dopo il divorzio per omosessualità. Negli
Anni Novanta, ci fu un Baby Boom
lesbico nelle zone gay degli USA, in Olanda, Gran Bretagna e Germania, grazie
alla creazione delle cliniche di fecondazione medicalmente assistita dette
"banche del seme". Gli Stati Uniti (essendo anche il Paese occidentale
più popoloso, con trecento milioni di abitanti) sono la Nazione col maggior
numero di famiglie composte da due babbi o due mamme (coi loro figlioletti,
naturalmente): come minimo 600 mila.
Nel suo libro Chiara Saraceno scrive in
un unico accenno (a pag. 75) al fatto che “i
figli di coppie lesbiche (...) nel nostro Paese sono di fatto condannati per
legge a essere privi di un genitore perché la compagna della madre (ovvero
della donna che li ha partoriti) non è
riconosciuta come tale, anche se la scelta di procreare è stata condivisa”.
Ma questo vale anche per i figli con due babbi.
****
Come tutelarsi:
Nominare in Anticipo Tutore
il Compagno
L'esperto Michele Giarratano, nel libro
"Genitori G.A.Y."
dell'esordiente milanese Sara Kay (pagg. 121 - 122), suggerisce questi
espedienti per tutelare i bambini e i compagni mentre il legislatore non fa il
suo dovere:
- "Fare testamento (anche olografo) e nominarsi reciprocamente amministratore di sostegno e far
predisporre da un avvocato esperto in questioni tematiche un contratto di
convivenza"
- Stipulare un "accordo di
genitorialità e nomina anticipata di
tutore del figlio minore"
- "Predisporre deleghe per la scuola, il medico" etc., altrimenti il genitore
non biologico rischia di vedersi negare la validità del suo assenso per le
pratiche mediche o chirurgiche che prevedano il nulla osta di un genitore;
In Italia, il Paese dei No, "non è
consentita l'adozione cosiddetta legittimante di minori da parte di una persona
sola, ma solo di una coppia, che oltretutto deve essere legittimamente
sposata" (pag. 92) e con la legge
40 del febbraio 2005 (governo Berlusconi) è vietata la procreazione medicalmente assistita attraverso la fecondazione eterologa (cioé quando
il seme o l'ovulo provengono da un donatore esterno alla coppia). Nel
commentare la sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la
proibizione della fecondazione eterologa (dando speranze a tante coppie etero),
Vittorio Feltri scrive: “Che importa allo Stato se il mio erede ha il mio DNA o
quello di uno sconosciuto? I bambini si amano se li allevi, se te ne prendi
cura e vuoi il loro bene; non è indispensabile che siano sangue del tuo sangue.
Questa è retorica antiquata, irrazionale e anche un filo ripugnante. Se così
fosse, e avessero ragione i cattolici nel ripudiare la fecondazione eterologa,
estremizzando il concetto della purezza del concepimento bisognerebbe rifiutare
in toto anche l’adozione, che invece è considerata un atto di generosità
estremo, e lo é.”
La Convenzione
dei Diritti del Fanciullo (L. 176/91) non specifica qual è il genitore che
può prendersi la responsabilità genitoriale: se una coppia o un single. E dice
che prevale l'interesse del bambino. Il
Trattato di Lisbona parla di principio di non discriminazione per
orientamento sessuale: il non riconoscere il matrimonio ai gay ne è una palese violazione.
Margherita Bottino e Daniela Danna scrivono
nel loro libro "La gaia famiglia"
(Asterios Editori, Trieste 2005): "La coppia che diventa coppia
genitoriale deve possedere e mantenere delle qualità non già proprie di
ciascuno degl'individui, ma della loro relazione: i due devono riuscire a
creare un rapporto armonioso, un ambiente positivo" (pag. 50).
****
La Psicologa Italiana
trasferita a Los Angeles
"Nella Scuola
Religiosa dei Miei Figli
ho Mutato Idea sulle
Famiglie con due Babbi"
Diceva
lo scrittore russo Tolstoj in “Anna
Karenina” (1877): “Le famiglie felici si rassomigliano tutte”. Ed é questo sostanzialmente
il concetto che usa una psicologa (http://therapists.psychologytoday.com/rms/prof_detail.php?profid=154546) di
origine italiana naturalizzata americana, Laura Collura, per raccontare di come
abbia mutato idea (anzi, essersi formata un'idea) intorno alle famiglie con due
papà o due mamme dopo essersi trasferita in California: in una scuola
religiosa ove vanno i suoi figli, i genitori di non pochi bambini sono due padri
o due madri. (http://www.huffingtonpost.it/laura-collura/coppie-gay-imparato-california_b_5989734.html?utm_hp_ref=italy):
“Non mi ero
davvero posta il problema, avendo
accettato supinamente, senza rifletterci con attenzione, l'idea diffusa nel
nostro Paese che le unioni civili fossero un ottimo sostituto del matrimonio
e che, comunque, gli omosessuali i figli non li fanno”. Nella sala riunioni
della scuola che avrei poi scelto per i miei bambini, la preside mi scosse dal torpore dicendo, forte e chiaro: “Voglio
ricordare a tutti che questa è una
scuola religiosa. Qui si studia religione, tutti i giorni, fa parte del
curriculum. Non si discute. E voglio anche ricordare che, su questa base di valori, noi qui non accettiamo alcuna forma di
discriminazione. E infatti - e qui il tono della donna si fece orgoglioso e
il suo volume leggermente più alto - in
questa scuola vantiamo un notevole numero di famiglie con genitori dello stesso
sesso.” Rimasi di sasso (anche se esteriormente non feci una piega, per
darmi un tono cosmopolita). (…) La
scuola però ci piaceva molto e così, a dispetto di questa piccola stranezza,
decidemmo di iscrivere i nostri bambini. E da quel giorno, parallelamente alla
loro educazione, è cominciata anche la mia. Il primo impatto è stato a
livello personale. Accompagnando i miei bambini, a quel tempo ancora molto
piccoli, a giocare a casa di amichetti, ho conosciuto personalmente varie
famiglie con genitori dello stesso sesso. E qui mi rendo conto che la parola
'impatto' è fuorviante, perché in realtà si è trattato di un atterraggio
morbidissimo. Prendiamo Greg e Daniel,
che oggi ho il privilegio di considerare amici molto stretti: il primo è un
architetto di Miami, il secondo un pasticcere di Toronto. Sono sposati dal 2001
(sì, sposati: con tanto di foto di nozze in bianco e nero all'ingresso di casa)
e hanno due bambini della stessa età dei
miei. I due piccoli hanno la stessa mamma naturale e la frequentano e conoscono
bene. La bambina più grande è figlia biologica di Daniel e il più piccolo di
Greg.
(…) I quattro
abitano in una villetta con giardino, vedono i nonni durante le vacanze e d'estate fanno
un viaggio tutti insieme. I genitori cucinano verdure e dolci, e bambini
sopportano le prime e adorano i secondi. La bimba grande è simpatica,
capricciosa e viziata e si trova molto bene con mia figlia, che è ugualmente
simpatica, capricciosa e viziata. Il piccolo è molto vivace, adora i giochi
elettronici e un po' meno la scuola, e quando lui e mio figlio giocano insieme,
passano ore a correre, strillare senza motivo e saltare sul divano a testa in
giù. Di conoscenze come Greg e Daniel nella mia vita privata, ormai, ce ne sono
svariate. Prendiamo, per citarne soltanto una piccola parte, la banchiera
Carmel e l'avvocato Elise, madri di tre maschi scatenati, portati per il tennis
e il pianoforte; il mio medico Myles, che con il marito Danny ha due gemelli
che frequentano la stessa piscina di mio figlio; lo psicoterapeuta Bud e suo
marito Oliver, sceneggiatore di successo, padri di due bambini. Nessuna di
queste famiglie, che io sappia, ha prodotto figli di Lucifero, anzi. Sono
famiglie perfette? Nemmeno per idea. Sono famiglie piene di problemi e casini,
con genitori che a volte litigano, suoceri che si impicciano, bambini che si
ammalano - un po' come la mia. E la vostra.
(…) A questo punto, mi sono arresa, piuttosto felicemente, all'evidenza.
I miei amici gay non sono aguzzini egoisti alla ricerca di un trastullo nella
forma di bambino; sono genitori, punto e basta. Pieni di dubbi, paure, idee,
errori e amore incondizionato per i loro figli, proprio come me. E anche loro,
proprio come me, non vogliono certo “Distruggere l'istituzione della famiglia”,
anzi desiderano con tutto il cuore di esserne ammessi con legittimità. Lungi
dal volerne minare le basi, vogliono contribuire a tenerla in vita, e prenderne
parte. E in questa mia conclusione, raggiunta un giorno in cui ero a cena con
due famiglie gay, la mia famiglia etero, e vari amici e suoceri di razze miste,
ho anche capito la cosa forse più importante di tutte: e cioè che nessuno,
neanche uno, tra questi bambini di genitori gay, può dirsi il risultato di un
incidente di percorso. Nessuno di loro si trova nella sua famiglia 'per
errore'. Sono stati tutti fortissimamente voluti dai loro genitori, benvenuti
in casa con entusiasmo e racchiusi tra le braccia delle loro mamme e dei loro
papà con una gioia senza ombre.”
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La letterina
di Sophia a Obama: “Io ho due Babbi”
E lui:
“Orgoglioso di essere il Vostro Presidente,
Le Nostre Famiglie
sono Tutte Diverse, ed è un Valore”
Se è vero che le famiglie
felici si rassomigliano tutte, nondimeno è vero che le famiglie sono tutte
diverse, uniche, come dice Barack Obama ad una bimba di dieci anni, Sophia
Barley Klugh (il cui bel nome, in greco antico, significa Sapienza, donde la
parola "Filosofia"), che gli aveva scritto una letterina ove gli
descriveva la propria famiglia composta di due papà e lo ringraziava pel suo
sostegno, il Presidente ha inviato, sorpresa!, una risposta (pubblicata su Facebook da uno dei babbi):
"Cara
Sophia, grazie per avermi scritto una lettera così profonda sulla tua famiglia.
Leggerla mi ha reso orgoglioso di essere il vostro Presidente e ancòra più
speranzoso riguardo al futuro della nostra Nazione. In America non esistono due
famiglie che siano uguali. Noi celebriamo questa diversità. E riconosciamo che
a prescindere che si abbiano due papà o una mamma quello che conta più di tutto
è l'amore reciproco che ci dimostriamo. Tu sei molto fortunata ad avere due
genitori che si prendono cura di te. Loro sono fortunati ad avere una figlia
eccezionale come te. Le nostre differenze ci uniscono. Tu e io abbiamo l'enorme
fortuna di vivere in un Paese dove si nasce uguali qualunque sia il nostro
aspetto, ovunque siamo cresciuti o chiunque siano i nostri genitori."
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Obama: “Le mie Figlie, che
hanno Compagni con due Babbi
alla Scuola Quacchera,
mi han fatto mutare Idea:
perché i loro Papà non
possono sposarsi?”
Anche figlie del Premio
Nobel per la Pace Obama, Sasha e Malia, come i figli di Laura Collura frequentano
una scuola religiosa: una scuola quacchera (dei Quaccheri e dei loro valori di
fratellanza ed eguaglianza e compassione vedasi il mio articolo: http://lelejandon.blogspot.it/2014/07/il-viaggio-della-speranza-di-philomena.html e
Un giorno, tornando da
scuola, le due sorelle han chiesto al padre scandalizzate: "Perché i papà
dei nostri compagnucci non possono sposarsi anche loro? Non sono forse una
famiglia come noi?"
E così il Presidente (come
ha egli stesso raccontato in un'intervista Tv dinanzi a milioni di americani)
ha mutato idea sulle unioni civili, pensando evidentemente che “la verità
fiorisce sulla bocca dei bambini”, come dice il proverbio (che in francese
suona: “La vérité sort de la bouche des enfants”).
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Ecco Tutti i Diritti Negati
al Compagno di Una Vita:
L'elencazione di diritti negati ai gay
che vivono more uxorio, cioé come due
sposi, il cui riconoscimento sarebbe anche fonte di risparmio per il Welfare State, è lunga:
- pensioni
di reversibilità
- successione
- subentrare
nel contratto di locazione alla morte del compagno quando lui è il solo ad
averlo stipulato
- comunione
patrimoniale
- ricongiungimento
familiare col compagno extracomunitario
- diritto
di astenersi dal testimoniare in un processo quando l'imputato è un
compagno
-
il matrimonio
-
l'adozione
-
la fecondazione
medicalmente assistita
Nel diritto di famiglia italiano sono
riconosciuti tre vincoli per formare una famiglia:
- il
sangue (il DNA): nel caso di fecondazione assistita fatta all'estero (in
Italia è vietata), il genitore non biologico non ha diritti in Italia;
- il
matrimonio: e in Italia non c'è la volontà politica da parte di nessuno di
estendere il matrimonio ai gay (nemmeno nel partito di governo, anzi, come
scrive il senatore PD Stefano Lepri nel gennaio 2014 al quotidiano dei vescovi
"Avvenire" per
tranquillizzare le gerarchie del Vaticano in maniera analoga al gesto
dell'allora "ministra della famiglia" del governo Prodi: "non è
opportuno l'esercizio genitoriale di figli adottivi: anche alla luce di molti
studi pedagogici e psicologici è preferibile una genitorialità (anche adottiva)
sessualmente complementare per provare ad assicurare una crescita armoniosa dei
bambini e dei ragazzi"; ben vengano dunque iniziative che scuotono la
società, come han fatto i Sindaci di Grosseto, Fano, Napoli, Bologna, Udine,
Firenze, Piombino, Siracusa, Empoli, Livorno, Roma, Milano e Fiumicino a
trascrivere i matrimoni gay contratti all’estero. A Milano le coppie sono
dieci. E la Procura ha risposto al ministro dell’Interno (che ha dato ordine di
cancellarle in tutta Italia) che solo lei può eventualmente farlo.
- l'adozione:
in Italia è addirittura consentita solo alle coppie etero sposate! Il governo
concederà la stepchild adoption
(adozione del figlio del compagno nell'unione civile) ma è contrario alle
adozioni di figli che siano esterni alla coppia. Le adozioni sono vietate in
Austria, Bulgaria, Cipro, Grecia, Lituania, Malta, Romania, Slovacchia ed
Ungheria, e sono concesse in 49 Stati USA.
****
Svezia Prima (come al
solito):
Figli di Donatori Stessi
Diritti dei Figli Adottivi
a Sapere Chi è il Padre
Biologico (1985)
Sono sempre di più gl’iscritti ai siti di
ricerca dei padri biologici anonimi (“I
semi dei padri anonimi (e no)”, articolo apparso sul “Corriere della Sera”, 11 ottobre 2011, pag. 29).
La prima a riconoscere questo diritto è
stata (come al solito) l’avanzatissima Svezia: nel 1985 vietò l’anonimato. Seguirono
la Svizzera nel 2001 e l'Olanda nel 2004, e Nuova Zelanda, Gran Bretagna ed
Australia nel 2005. Come funziona? Si
fornisce il numero identificativo e (sperando che l’uomo se lo ricordi) si
attende che lui (magari animato dal medesimo desiderio d'incontrare i figli
biologici) si faccia vivo, come nel film "I ragazzi stanno bene". Il
regime di anonimato resta valido nelle cattoliche Francia e Spagna (e in
Belgio). Diversamente dall’Europa, in America non c’è un numero limite di
donazioni: un uomo ha confessato di avere 75 figli sparsi per gli States, un
altro 150.
****
1989, é la Danimarca la
Prima a dare le Unioni Civili:
il Paese più Felice e
Liberale del Mondo
Norvegia nel 1993, Svezia 1995
Nel 1989 la Danimarca (che ogni anno nei
sondaggi demoscopici, che tengono conto di moltissimi fattori, eleggono come
Paese più felice d’Europa) è il primo Paese al mondo ad istituire la registred partnership (unioni civili;
dieci anni dopo, darà il diritto di richiedere figli in adozione). Quattr’anni
dopo, parte l’effetto-domino: la Norvegia e nel 1995 la Svezia (dieci anni
dopo, l’adozione).
Il
primo problema pratico cui furono chiamati a rispondere i parlamenti delle
democrazie liberali fu il fenomeno, contestuale alla liberazione gay e al
maggior numero di divorzi per omosessualità, della rivendicazione da parte del
genitore gay divorziato di poter adottare il figlio assieme al nuovo partner. Ci furono coloro i quali erano
pregiudizialmente ostili e allora partirono così i primi studi psicologici
sulle coppie di madri gay di cui ci fu un Baby
Boom negli anni Ottanta. Tali inchieste dimostrarono, ad uso dei tribunali,
che l'orientamento sessuale del genitore non reca danno psicologico e che, per
citare il titolo del film, "i ragazzi stanno bene".
****
L’OK dei Pediatri Americani
nel 2002
e di Telefono Azzurro nel
2005
L'OK alle famiglie formate da due papà e
due mamme negli Stati Uniti é giunto sia dall'American Psychiatric Association (che
nel 1973 -4 ha depennato l'orientamento omosessuale e omoaffettivo dalle
malattie mentali) sia dall'American
Psychological Association sia dall'American
Academy of Pediatrics (di cui sono membri 55 mila pediatri) che nel febbraio 2002 si espresse a
favore della stepchild adoption e
quattr'anni dopo, nel 2006, s'é spinta oltre ed ha affermato la necessità per la salute dei bambini
di stepchild adoption e
istituzionalizzazione delle coppie gay con figli. Non solo quindi si poteva,
bensì si doveva legittimare queste famiglie. Scrivono i pediatri J. G. Pawelski,
E. C.Perrin e J. M. Foy:
“I risultati delle ricerche dimostrano
che i bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso si sviluppano come
quelli allevati da genitori eterosessuali. Più di 25 anni di ricerche documentano
che non c’è alcuna relazione fra l’orientamento sessuale dei genitori e
qualsiasi misura dell’adattamento emotivo, psicosociale e comportamentale del
bambino. Adulti coscienziosi e capaci di fornire cure, che siano uomini o
donne, etero o omosessuali, possono essere ottimi genitori” (“The Effect of Marriage, Civil Union, and
Domestic Partnership Law on the
Health and Well Being of Children”, articolo apparso sulla rivista “Paediatrics”, 118 (1) 2006, pagg. 349 –
364).
Anche
il Presidente del Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, nel 2005 ha detto che il vero rischio
per i figlio di coppie gay é "il non riconoscimento dei diritti/doveri di
entrambe le figure genitoriali" e anche il Presidente dell'Ordine degli
Psicologi italiani si è detto a favore nel 2012. Ad un convegno a Milano (“Crescere in famiglie omogenitoriali”, 25
novembre 2006), lo psicologo Gaetano Di
Leo (scomparso nel 2006, ex docente all’Università di Bergamo) ha detto che
l’aver depennato l’omosessualità dal Manuale Diagnostico Statistico dei
Disturbi Mentali nel 1973 è stato “il più grande atto psicoterapeutico di tutta
la storia della psichiatria”.
In Italia è stata creata l’associazione "Famiglie
Arcobaleno" (gruppo di genitori gay) ma esiste un problema di preparazione adeguata delle maestre della scuola
d'infanzia che hanno solo il diploma, come dichiara la giornalista Silvia
Manzani (educatrice d'infanzia con due lauree brevi) a Sara Kay nel libro
"Genitori G.A.Y.: Good As You"
(Tempesta Editore, Roma 2014, pag. 53). Manzani cita come esempio di creatività
virtuosa quello di due maestre di un paese vicino Bologna, Casalecchio di Reno
che dinanzi alla presenza di una bambina figlia di due mamme, hanno creato la "festa
delle famiglie" (in luogo della festa del papà e festa della mamma). Un
altro esempio di creatività ci viene dalla scenografa Francesca Pardi e dalla
sua compagna di vita Maria Silvia Fiengo, 45enni madri milanesi di quattro
figli (che hanno i nomi dei nonni che vedono ogni domenica: Margherita,
Antonio, Giorgio e Raffaele) avuti grazie alle fecondazione medicalmente
assistita in Olanda e cofondatrici delle Famiglie Arcobaleno, che han fondato
la casa editrice Lo Stampatello, che colma così il vuoto editoriale italiano
sul tema con libriccini per bambini come "Piccola storia di una famiglia" (coi disegni di Altan) e "Piccolo Uovo" (Premio Andersen) che
a Milano potete trovare alla Libreria Popolare di Via Tadino 10, nel quartiere
di Porta Venezia, con storie illustrate a disegni di famiglie così.
Esiste
poi un problema di qualità nell'università di massa: nel libro di Sara Kay (pag. 60), il
professor Roberto Virzo dichiara che l'esperto francese Daniel Angelo Borrillo venuto
ospite al suo ateneo (l'Università di Sannio) a parlare di genitorialità gay
s'é detto stupito delle rare domande dei giovani studenti di giurisprudenza. L'istruzione
universitaria dovrebbe invece stimolare dei cittadini attivamente partecipi,
favorendo il dialogo di tipo socratico, che fa partorire anche delle buone
definizioni e buone domande e opinioni fondate su ragionamenti razionali, e non
telespettatori passivi e muti.
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I Papà Gay: Moderni ed Affettuosi come i Nuovi Papà Etero
Lontani dai Distanti Padri delle Vecchie Generazioni
I
babbi gay e le mamme gay si spartiscono in maniera equanime i còmpiti e le
faccende (cfr. gli studi
di P. Blumstein e P. Schwarz , "American
Couples: Money, Work, Sex", William Morrow & Co., New York 1983) e ciò avviene contestualmente alla progressiva
alternanza dei còmpiti di cura dei figlioletti da parte degli uomini nelle
famiglie formate da padre e madre, come nel caso di politici come Tony
Blair o David Cameron, o di sportivi come David Beckham o George Burgess. Tutti
inglesi.
Tale fenomeno è a sua volta contestuale alla diffusione dei mannies in America e Gran Bretagna: il neologismo popolare deriva da man (uomo) + nanny (tata) e indica i babysitter uomini, della cui collaborazione domestica si avvalgono anche VIP come il Premio Oscar Gwyneth Paltrow. Lo consideriamo, assieme all’equo scambio continuo dei còmpiti di cura (che un tempo i padri non si degnavano di fare) ed insieme alla possibilità (da una cinquantina d’anni a questa parte) di assistere al parto della compagna, un fenomeno positivo verso l’eguaglianza e come liberazione (per tutti i sessi) dagli stereotipi machisti per cui i maschi delegavano alle mogli cambiare il pannolino e i vestìti, fare il bagnetto, preparare pappe e mettere a nanna i piccoli. I nuovi padri vogliono essere attivamente partecipi di un legame non meno profondo di quello con la madre, molto diverso dal distacco che caratterizzava la figura paterna delle vecchie generazioni che non ha più ragion d'essere.
Tale fenomeno è a sua volta contestuale alla diffusione dei mannies in America e Gran Bretagna: il neologismo popolare deriva da man (uomo) + nanny (tata) e indica i babysitter uomini, della cui collaborazione domestica si avvalgono anche VIP come il Premio Oscar Gwyneth Paltrow. Lo consideriamo, assieme all’equo scambio continuo dei còmpiti di cura (che un tempo i padri non si degnavano di fare) ed insieme alla possibilità (da una cinquantina d’anni a questa parte) di assistere al parto della compagna, un fenomeno positivo verso l’eguaglianza e come liberazione (per tutti i sessi) dagli stereotipi machisti per cui i maschi delegavano alle mogli cambiare il pannolino e i vestìti, fare il bagnetto, preparare pappe e mettere a nanna i piccoli. I nuovi padri vogliono essere attivamente partecipi di un legame non meno profondo di quello con la madre, molto diverso dal distacco che caratterizzava la figura paterna delle vecchie generazioni che non ha più ragion d'essere.
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Le Meraviglie dell'Evoluzione Biologica/1
“Il Cervello è Sensibile e Plastico:
quello dei NeoBabbi Gay
é Paterno e Materno Insieme”,
é Paterno e Materno Insieme”,
mostra una Neuroscienziata Israeliana di Yale
Ciò grazie al Tempo dedicato ai Bébé
Nella sua esortazione a realizzare
la nostra creatività, essenza della nostra umanità, il teologo e mistico
Matthew Fox cita anche "l'essere genitori":
"Non è forse questa
una forma d'arte? L'essere genitori non richiede ogni grammo di creatività che
è in noi? Ciascun bambino ha la sua personalità, il proprio modo di essere
approcciato, la propria forma di comunicazione. Noi ci adattiamo. Apprendere
l'arte di essere genitori è per noi un processo. E in esso impariamo anche a
conoscere noi stessi: i bambini tirano fuori il meglio e il peggio di noi.
(...) L'essere madre è una forma d'arte esattamente come l'essere padre"
("Creatività. Dove il divino e
l'umano s'incontrano", Fazi editore, Roma 2013, p. 211).
Le 20 neomadri etero, nel
rivedere sé stesse, attivano l’area dell’amigdala (il cervello emotivo che
risponde inconsciamente, quindi in maniera viscerale, ai segnali anche non verbali
dei piccoli e prova una grande ricompensa nella vista del bambino) 5 volte di
più che nella baseline.
I 21 neopapà
attivano le aree cognitive (il solco temporale superiore) che, per esempio,
permettono di comprendere le ragioni del pianto dei bébé.
Si tratta di due
forme diverse di entrare in empatia coi loro figli.
Il terzo gruppo, quello dei
48 neobabbi gay (che crescono i loro figli, avuti grazie alla maternità
surrogata, senza ausilio di una donna e quindi prestano le cure primarie
nell’àmbito di una coppia impegnata, convivente o sposata), sviluppa entrambi i
percorsi cerebrali: quelli dei padri etero e quelli delle madri etero.
CREATIVITA'. Secondo Matthew Fox, l'essere genitori è una forma d'arte. |
Sono
materni e paterni insieme.
Ma hanno una marcia in più: emerge in loro
l’aggiunta di una maggiore interconnessione dei due emisferi cerebrali. Una
genitorialità più completa, dunque. I
maschi gay che allevano i figli senza madri presentano livelli di attivazione
delle aree dell’intelligenza emotiva pari a quelli delle madri che hanno recato
in grembo con successo il proprio bambino (grazie a gravidanza, parto ed
allattamento). Grazie alla plasticità e sensibilità del cervello, più tempo un uomo (gay od etero) dedica
come padre al proprio figlioletto, più sviluppa le aree che le donne hanno
sviluppano grazie a queste tre esperienze fisiche.
Il prossimo step sarebbe di fare un altro
esperimento in cui si studia il cervello di questi soggetti prima e dopo la
nascita del bambino, per vedere se vi siano mutamenti dovuti all’esperienza o
se ci fosse già una predisposizione ad una genitorialità così materna. Insomma,
altro che “voglio la mamma”, come predica un ex deputato del Partito Democratico
italiano!
****
Le
Meraviglie dell'Evoluzione Biologica/2
Il Tempo per
la Cura dei Bébé (6 Ore al dì)
muta anche
gli Ormoni dei Neopapà Etero
e li avvicina
a quelli delle Mamme
Analogamente, un recente studio dell'Università del
Michigan (condotto su 29 coppie al loro primo figlio) pubblicato sull'American Journal of Human Biology (ripreso
dal "Corriere", "La gravidanza dei papà", 17.12.2014,
pag. 29) mostra come l'Evoluzione biologica
abbia creato un adattamento anche nei neopapà etero: durante la gravidanza i
due sessi s'avvicinano dal punto di vista dei livelli di ormoni. Commenta
il neuroscienziato Claudio Mencacci (Fatebenefratelli di Milano): "E' la
conferma di quanto, dal punto di vista etologico, ci aspettavamo: la donna
diventa più protettiva (aumento del testosterone), l'uomo riduce i livelli di
aggressività (diminuzione del testosterone) nei confronti del neonato. E' anche
un'evoluzione del tempi. Rispetto a
qualche anno fa, la quantità di tempo che i padri passano coi neonati supera
oggi anche le sei ore al giorno. Mentre in passato era di poche ore, se non
quasi pari a zero, in questa fase della crescita del figlio". Tale avvicinamento
dei sessi era già stato previsto da Umberto Veronesi, schierato a favore di
matrimonio gay e adozioni e famiglie gay. Commenta l'andrologo Carlo Foresta
(Università di Padova): "La psicologia del futuro padre è in divenire
(...). Il giuoco degli ormoni predispone anche mamme e papà all'accoglienza, a
creare un ambiente sereno, il più adatto possibile al nascituro".
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Gli Album di Famiglia:
I Gay Spesso Padri di
Gemelli
(con la Gestazione di
Sostegno)
Filantropi e Creativi,
si prestano volentieri per
Libri e Documentari
Nel suo libro sui bambini lo psicologo
dello sviluppo Paul Bloom ("Buoni si
nasce", Codice edizioni, Torino 2014, recensito sul mio Blog http://lelejandon.blogspot.it/2014/08/le-intuizioni-morali-innate-come-i.html)
ha ricordato la teoria del contatto:
quanto faccia la differenza il contatto con le persone gay e nere nella vita
quotidiana per espandere il nostro cerchio morale. Perciò la cultura della visibilità è importante.
Dan Savage, 50 anni, e Terry Miller e il loro figlioletto DJ. |
Sono state le vicende delle famiglie gay
(da "The New Normal" a "Brothers and Sisters") a
risvegliare la sitcom USA e secondo
Bllom la situation comedy è stata
"la forza maggiore che soggiace al cambiamento morale avvenuto negli
ultimi trent'anni negli Stati Uniti" (pag. 178).
In
America (ove 49 Stati su 52 riconoscono le adozioni gay) sono sempre più i VIP
gay dichiarati che girano con le loro famiglie.
Vi propongo una selezione di padri (alcuni sexy e fit, come Terry Miller, Matt Bomer e Sam Harris) di varie età: dai 30enni ai 40 enni ai 50enni. Sono molto più esposti gli uomini che le donne: i primi si lasciano più fotografare e paparazzare, le seconde fanno vita più ritirata. I loro figli, se avuti da una gestazione di sostegno, sono spesso gemelli, e recano sovente il cognome di entrambi i padri. Svariati di loro si sono prestati a dei documentari e hanno scritto libri per narrare le loro esperienze. La condivisione delle emozioni e dei sentimenti è estremamente importante per sviluppare la compassione, il riconoscimento da parte delle famiglie tradizionali in queste nuove famiglie.
Vi propongo una selezione di padri (alcuni sexy e fit, come Terry Miller, Matt Bomer e Sam Harris) di varie età: dai 30enni ai 40 enni ai 50enni. Sono molto più esposti gli uomini che le donne: i primi si lasciano più fotografare e paparazzare, le seconde fanno vita più ritirata. I loro figli, se avuti da una gestazione di sostegno, sono spesso gemelli, e recano sovente il cognome di entrambi i padri. Svariati di loro si sono prestati a dei documentari e hanno scritto libri per narrare le loro esperienze. La condivisione delle emozioni e dei sentimenti è estremamente importante per sviluppare la compassione, il riconoscimento da parte delle famiglie tradizionali in queste nuove famiglie.
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Babbi Gay Uniti/1
L'attivista Dan Savage e Terry Miller
Terry Miller, marito di Dan Savage, col figlioletto DJ |
Opinionista e polemista, tiene una rubrica di suggerimenti sulla vita sessuale a coppie di ogni tipo che è tradotta ogni mese sulla rivista progressista "Internazionale" (che raccoglie gli articoli più interessanti dai grandi giornali del mondo).
Lui ed il sexy marito Terry Miller, biondo fotomodello molto attivo su instagram, sposi a Vancouver (Canada) nel 2005, hanno adottato un bambino, DJ. Dopo la legalizzazione a Washington nel 2012, si sono sposati anche in quello Stato (a Seattle).
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Babbi Gay Uniti/2
L'attore Matt Bomer e Simon Halls:
Matt Bomer abbraccia i figlioletti |
L’attore Matt Bomer, 37 anni, Bilancia, texano come
Tom Ford, 1 metro e 82, studi universitari di recitazione, esordio
nelle soap, spogliarellista in "Magic Mike" (accanto al Premio
Oscar Matthew McConaughey), interpreta un consulente geniale dell'FBI nel serial White Collar. L'avete visto anche in "Glee" e in un piccolo ruolo (Eric) in "Flight Plan", il thriller ad alta quota col Premio Oscar
Jodie Foster, anche lei dichiaratamente gay con famiglia. In foto lo vediamo
fare volontariato il Giorno del Ringraziamento a favore degli homeless (come il collega Neil Patrick
Harris, anche lui con marito e figli) e il giorno di Halloween con la sua famiglia: tutti e quattro mascherati. Distinto ed elegante, ha fatto coming out nel 2012 in stile Jodie
Foster allorché, nel ricevere il premio agli "Steve Chase Humanitarian Awards", ha ringraziato i suoi:
"E vorrei ringraziare specialmente
la mia bella famiglia: Simon, Kit, Walker e Henry. Grazie per avermi insegnato
cosa sia l'amore incondizionato. Sarete sempre il mio traguardo di cui sono più
fiero (my proudest accomplishment)."
PAPARAZZATI. Matt Bomer (a sinistra) e il compagno, Simon Halls, sono padri di tre bambini. |
Il bel Simon Halls è il suo sorridente compagno,
e sono genitori di Kit e dei gemelli Walker e Henry (avuti da gravidanze
surrogate, tutti biondi): li vediamo qui ad Halloween mascherati come i loro
figlioletti. Benché sia bravo anche come ballerino e cantante e dunque sia un
artista completo, di sé dice: "Non penso a me stesso come artista gay o
etero, penso a me semplicemente come un attore". A proposito di arte, il
sito Deviatart gli dedica vari
ritratti artistici. I suoi fans e le
sue fans l'immaginavano nel possibile
ruolo di Christian Grey nella versione cinematografica del romanzaccio
pseudo-erotico "50 sfumature di
grigio", bestseller -
spazzatura per cui è stato poi scelto Jamie Dornan, mentre quel che è certo è che vestirà
i panni di Montgomery Clift (1920 - 1966), il divo di "Io confesso" (1952) di Hitchcock al
quale rassomiglia e che era anche lui (segretamente) omosessuale, come dimostrato
dalle sue biografie, e nel film Tv a tematica gay (dall'omonima piéce teatrale) "The Normal Heart", accanto al
Premio Oscar Julia Roberts, ambientato negli anni Ottanta durante lo scoppio
dell'epidemia di aids ove sarà il compagno dell'attivista gay Ned Weeks (Mark
Ruffalo, da non confondersi con Mark Buffalo, nel cast de "I Ragazzi stanno bene").
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Babbi Gay Uniti/3: i più eleganti
Il Papà Mago Neil Patrick
Harris
e il Papà Chef David Burtka
10 Anni Insieme
10 Anni Insieme
Come tutte le famiglie americane, festeggia
Halloween (scegliendo il tema di Alice
nel Paese delle Meraviglie) anche la famiglia del popolare attore teatrale
televisivo (e prestigiatore) Neil Patrick Harris, 41 anni, Gemelli, premiato
con tre "People Choice's Awards"
per i ruoli Tv. Anche lui, come Matt Bomer, sa cantare. Nato ad Albuquerque (bella
città di 450 mila abitanti del New Mexico, Stati Uniti), debutta 15enne (conquistando
la prima di 4 nominations al Golden
Globe) ne "Il Grande Cuore di Clara"
(dal regista de "Il buio oltre la
siepe") accanto al Premio Oscar Whoopi Goldberg (la quale interpreta
una domestica simpatica come quelle di "The Help" che conquisterà il cuore del ragazzino).
E' stato guest star in "Glee". Appassionato di magia sin da ragazzo, è illusionista
dilettante come il personaggio da lui interpretato nella sitcom "How I Met Your
Mother" (che trovate anche in dvd, nelle serie complete, nei migliori
negozi) per la quale (così come per il serial "Doogie Howser") è noto l’avete visto anche nel film de "I Puffi" che in inglese si chiamano
"Smurfs" (qui in foto, li
vediamo al completo alla première coi
figlioletti). Ha fatto coming out nel 2006 alla rivista "People". Il suo compagno é il bel 39enne
David Burtka, del Michigan, attore teatrale poi televisivo in "CSI" e "How I Met Your Mother", infine diventato chef privato (come Cat Cora) che gestisce un'agenzia di catering a Pasadena, sobborgo elegante
di Los Angeles. Insieme sono padri di una coppia
mista di gemelli di quattr’anni (concepiti attraverso una madre surrogata),
Harper Grace e Gideon Scott.
Dopo dieci anni d’amore si sono uniti in un
matrimonio simbolico a Perugia, con smoking
disegnato dallo stilista Tom Ford (anche lui maritato e con figlio di due anni)
con musica dal vivo del loro amico Elton
John, anch’egli maritato (con David Furnish) e con figli avuti mediante
gestazione di sostegno: Zachary Jackson, quattr'anni, ed Elijah Joseph-Daniel,
quasi 1. Sarà lui, Neil Patrick Harris, a condurre l'edizione 2015 degli Academy Awards (i Premi Oscar), sostituendo
Ellen Degeneres, dopo aver già condotto la cerimonia dei Tony Awards e gli Emmy.
Mentre Neil si definisce
piuttosto introverso, il compagno è più estroverso: "Siamo super simili ma
anche incredibilmente opposti" cioé complementari, dice NPH. "Amo la
sua energia", dichiara, lodando il sense
of humor ed il sex appeal del
compagno. Nelle foto in cui compaiono sono spesso e volentieri sorridenti ed
estremamente affiatati. Sono la coppia gay più elegante d'America.
****
Babbi Gay Uniti/4:
Tom Ford e Richard Buckley,
28 Anni Insieme e un Figlio
di 2
Amico della coppia é lo stilista 53enne Tom
Ford, segno della Vergine, di Austin, texano come Matt Bomer, noto in tutto il mondo per aver
rilanciato col suo grande stile la maison
fiorentina "Gucci" ed aver creato il suo marchio personale che reca
il suo proprio nome: "Tom Ford".
Dal 1986 è compagno del giornalista Richard Buckley, 66 anni, che ha assistito
anche nella battaglia vinta contro il cancro. Il 23 settembre 2012 i due annunziano
la nascita del loro primo figlio che quindi oggi ha due anni e reca il cognome
di entrambi i padri: Alexander John Buckler-Ford. Probabilmente l'hanno avuto
grazie alla gestazione di sostegno, benché non l'abbiano rivelato
ufficialmente. Fan parte della famiglia anche i due cani Fox Terrier a pelo
liscio, apparsi nel film "A Single
Man" (del quale Ford ha curato anche produzione e sceneggiatura
oltreché la regia), vincitore del Premio Queer Lion, con protagonista il Premio
Oscar Colin Firth, premiato con la Coppa Volpi per questo ruolo di professore
in lutto per la perdita del compagno in un incidente stradale.
In occasione del
lancio del film, nel 2005, Ford (che aveva concepito il film rileggendo il
libro di Isherwood quando temeva di perdere il compagno per il cancro) scrisse
un'appassionata dichiarazione d'amore al compagno su "Vogue Paris" e narrò la sua esperienza di compagno che dovette
assistere in ospedale il partner quando non era ancora ufficialmente
riconosciuto questo diritto. Si sono conosciuti nel 1986, quando Ford aveva 25
anni e Buckley 38 e dopo un mese vivevano insieme a casa di Buckley. Hanno
fatto l'amore dopo tre appuntamenti, avendo perso metà degli amici nel boom
dell'epidemia di aids. Quanto alla loro vita familiare, che condividono in un ranch a Santa Fe in Texas, sono
riservati e non compaiono sinora in Rete fotografie del figlioletto.
****
Babbi Gay Uniti/5:
Jared Polis e Marlon Reis
11 Anni Insieme
Eletto al Congresso col 62%
Jared Polis, 39 anni, col compagno Marlon Reis, 32. Polis (Partito Democratico) è uno dei sette uomini del Congresso apertamente gay. |
Il membro democratico del Congresso Jared
Polis, sorridente 39enne del Colorado, imprenditore di successo, filantropo, e
Marlon Reis, 32 anni, scrittore di Boulder (Colorado), stanno insieme da undici
anni, dopo essersi trovati online in
una chat ed essersi dati appuntamento
il giorno seguente in libreria, scoprendo subito di avere in comune Edgar Allan
Poe e la festa di Halloween. Ai tempi Reis era studente al college e Polis era imprenditore che di lì a pochi anni si sarebbe
candidato: è il primo uomo apertamente
gay ad essere eletto al Congresso (nel 2008, battendo lo sfidante
repubblicano col 62%).
Hanno un figlio di tre anni, Caspian Julius, detto CJ, e sono in rapporti cordiali anche con le mogli degli avversari politici repubblicani di Polis. Premiatissimo per le sue iniziative benefiche, Jared Polis ha vinto anche il "Martin Luther King Jr Colorado Humanitarian Award" e rassomiglia di viso al Premier britannico David Cameron. Nel Partito Democratico, é stato sempre attivo: in politica internazionale, contro la Guerra in Iraq e contro il Patriot Act di Bush Jr e per il ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan. Oggi é uno dei sette membri del Congresso dichiaratamente gay e fu promotore nel 2013 del "Respect for Marriage Act", la risposta contro il Defense of Marriage Act di Clinton (1996). Un successo fu anche il suo sprone al Presidente Obama a bandire il Don't ask don't tell, altra legge illiberale e discriminatoria di Clinton, che, ha detto, ha privato il Paese di soldati coraggiosi che si sono dovuti ritirare o sono stati licenziati in quanto non avevano tenuta nascosta la loro omosessualità.
La festa ebraica di Hannukah in famiglia |
Hanno un figlio di tre anni, Caspian Julius, detto CJ, e sono in rapporti cordiali anche con le mogli degli avversari politici repubblicani di Polis. Premiatissimo per le sue iniziative benefiche, Jared Polis ha vinto anche il "Martin Luther King Jr Colorado Humanitarian Award" e rassomiglia di viso al Premier britannico David Cameron. Nel Partito Democratico, é stato sempre attivo: in politica internazionale, contro la Guerra in Iraq e contro il Patriot Act di Bush Jr e per il ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan. Oggi é uno dei sette membri del Congresso dichiaratamente gay e fu promotore nel 2013 del "Respect for Marriage Act", la risposta contro il Defense of Marriage Act di Clinton (1996). Un successo fu anche il suo sprone al Presidente Obama a bandire il Don't ask don't tell, altra legge illiberale e discriminatoria di Clinton, che, ha detto, ha privato il Paese di soldati coraggiosi che si sono dovuti ritirare o sono stati licenziati in quanto non avevano tenuta nascosta la loro omosessualità.
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Babbi Gay Uniti/6:
Il Cantante Sam Harris e Danny
Jacobsen
20 Anni Insieme
Sam Harris (a destra) e il compagno, Danny Jacobsen (a sinistra), stanno insieme da vent'anni e hanno adottato un bambino, Cooper Atticus (al centro) |
Contro le guerre si è schierato anche il
cantante ed attore Tv Sam Harris (omonimo del filosofo connazionale), bel
53enne (come Tom Ford) dell'Oklahoma, nei testi delle sue canzoni dal messaggio politico-sociale.
Vincitore di "Star Search" nell'83, noto per la sua interpretazione di "Over the Rainbow" del Premio Oscar Judy Garland (1922 - 1969), morta nell'anno dei moti della comunità gay a New York (come mostra la ricostruzione storica di Nigel Finch nel suo film "Stonewall", che pure vedremo). Ha composto le seguenti canzoni politiche (che trovate gratis su YouTube): "Change Is On The way" per sostenere la campagna elettorale di Barack Obama e "My Reclamation" per invocare la "marriage equality" e lo spirito di fratellanza.
Come tanti artisti, ha avuto in passato le sue dipendenze: ha combattuto l'alcolismo ed ora è un uomo maturo, realizzato e felice.
Vincitore di "Star Search" nell'83, noto per la sua interpretazione di "Over the Rainbow" del Premio Oscar Judy Garland (1922 - 1969), morta nell'anno dei moti della comunità gay a New York (come mostra la ricostruzione storica di Nigel Finch nel suo film "Stonewall", che pure vedremo). Ha composto le seguenti canzoni politiche (che trovate gratis su YouTube): "Change Is On The way" per sostenere la campagna elettorale di Barack Obama e "My Reclamation" per invocare la "marriage equality" e lo spirito di fratellanza.
Come tanti artisti, ha avuto in passato le sue dipendenze: ha combattuto l'alcolismo ed ora è un uomo maturo, realizzato e felice.
Lui ed il produttore Danny Jacobsen, insieme da vent'anni, hanno
adottato un bambino (Cooper Atticus) che, come il figlio di Tom Ford e Richard
Buckley, reca il cognome di entrambi i padri.
Pochi mesi dopo si sono sposati.
Pubblica volentieri foto di famiglia nel suo profilo fan di Facebook, ove vediamo negli anni crescere il suo bambino, ed ha raccontato la sua esperienza nel libro autobiografico "Ham: Slices of a Life".
Pochi mesi dopo si sono sposati.
Pubblica volentieri foto di famiglia nel suo profilo fan di Facebook, ove vediamo negli anni crescere il suo bambino, ed ha raccontato la sua esperienza nel libro autobiografico "Ham: Slices of a Life".
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Babbi Gay Uniti/7
Il Politico Sean Patrick Maloney e il
marito Randy Florke
22 anni insieme
Un altro famoso padre gay è il 48enne Sean
Patrick Maloney, membro della Camera dei Rappresentanti dello Stato di New
York. Canadese del Québec naturalizzato americano, nato da famiglia d'origine
irlandese, cattolico liberale, da avvocato ha rappresentato la famiglia di
Matthew Stephard (1976 - 1998), lo studente torturato e ucciso perché gay nel
Wyoming. Nel 2014 è entrato in politica
con il Partito Democratico ed è stato nello staff di Bill Clinton. Gay
dichiarato, è impegnato con Randy Florke, arredatore d'interni, dal 1992 con
cui si è maritato nel giugno 2014: i due vivono a Putnam County (Cold Spring)
con i tre figli adottivi Jesús, Daley ed Essie ed i
loro due cani.
Paul Bloom: le piccole Gioie dell'essere Genitore
Andiamo allo Zoo o
rileggiamo a voce alta una Fiaba
per vedere in nostro figlio
la stessa Sorpresa della prima volta
In questi Album fotografici di Famiglia
vediamo quindi genitori e figlioletti insieme nel giuoco: dalle giostre al luna-park, dalla Notte di Halloween al cartoon al cinema, dalla "kindergarten graduation" alle fiabe
alle tenerezze.
Lo psicologo di Yale Paul Bloom, di cui ho recensito qui l'ultimo
libro “Buoni si nasce. Le origini del bene e del male” (traduzione di
Sara Prencipe, Codice edizioni, Torino 2014, titolo originale “Just Babies. The Origins of Good and Evil”,
2013) spiega col contagio emotivo (intuito già dal filosofo liberale Adam Smith
nella "Teoria dei Sentimenti Morali") queste gioie dell'essere genitori: quando siamo genitori (ma anche zii) abbiamo desiderio di provare di nuovo esperienze come andare allo
Zoo o mangiare il gelato come se fosse la prima volta. Come quando vediamo il
video "Baby laughing histerically at
ripping paper" su YouTube e
scoppiamo a ridere anche noi, oppure quando, esemplifica Smith, leggiamo ad
alta voce una poesia o un libro ad un altro: ci fa piacere vedere in lui la stessa
sorpresa che abbiamo provato noi. Il grande filosofo aveva così spiegato già il
piacere di noi contemporanei di condividere le nostre scoperte, come anche il
piacere di chi, scrivendovi qui, su questo blog,
condivide ciò che studia e pensa. Anche il reverendo Matthew Fox, nella sua
Teologia della Gioia, insiste sulla compassione come condivisione ("Compassione", Claudiana, Torino
2014).
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Babbi Gay
Uniti/8
Il Console
Americano a Milano Patrick Wingate
e Sami
Shakra, Sposi da 12 anni
Il Console
americano a Milano Patrick Wingate ed il marito Sami Shakra si sono conosciuti
nel 2001 e si sono sposati nel 2003 in Canada, il Paese nativo di Shakra, che
ha origini palestinesi. I due diplomatici hanno due figli adottivi, Canaan e
Mala, nati undici anni fa in Guatemala: la loro famiglia è protetta dalla legge
americana dal 2013, cioè da quando anche il marito ha ottenuto la VISA, il
visto. Alla cerimonia ha partecipato anche il segretario di Stato John Kerry. I
quattro sono molto uniti e costituiscono un modello del pluralismo familiare
del loro Paese.
*****
"E' come il mio stesso sangue",
dice
Patrick Lindner, cantante gay tedesco
padre
adottivo di Daniel
Una
mia amica italiana naturalizzata tedesca al Cineforum di venerdì scorso ci ha segnalato
che in Germania c'é Patrick Lindner, 54 anni (quindi coetaneo di Tom Ford,
anch'egli papà gay), cantante pop (Volk,
in tedesco) che è padre adottivo di un ragazzo di Daniel, che oggi ha 16 anni,
adottato col suo manager ed allora compagno
di vita Michael Link.
Lo adottarono quando lui aveva 8 mesi e sino ad allora
era stato allevato in uno dei fatiscenti orfanotrofi russi (prima che Putin
facesse votare alla Duma la legge che vieta le adozioni ai gay), ove tuttora
120.000 bimbi crescono senza una famiglia.
Del figlio dice:
I due oggi non stanno più insieme ma collaborano come genitori.
Sopra e sotto: i protagonisti del telefilm tedesco "Verbotene Liebe" nel giorno della celebrazione dell'unione civile in chiesa che viene festeggiata come un vero e proprio matrimonio in Germania. |
Del figlio dice:
"E' come se
fosse la mia carne e il mio sangue".
I due oggi non stanno più insieme ma collaborano come genitori.
Intorno
a quest'esperienza (di cui parla in quest'intervista ove dice che che
"la famiglia è là dove abita l'amore":
http://www.gala.de/stars/story/interview/patrick-lindner-familie-ist-da-wo-liebe-wohnt_1100262.htmlhan) come vari altri padri di cui sopra ha scritto un libro (cfr. la versione internazionale in inglese del "Der Spiegel": http://www.spiegel.de/international/spiegel/bavarian-family-values-state-seeks-to-stop-federal-gay-adoption-rights-a-353942.html).
"la famiglia è là dove abita l'amore":
http://www.gala.de/stars/story/interview/patrick-lindner-familie-ist-da-wo-liebe-wohnt_1100262.htmlhan) come vari altri padri di cui sopra ha scritto un libro (cfr. la versione internazionale in inglese del "Der Spiegel": http://www.spiegel.de/international/spiegel/bavarian-family-values-state-seeks-to-stop-federal-gay-adoption-rights-a-353942.html).
Quando
stavano insieme sono stati definiti dalla stampa tedesca "la coppia gay
top della Germania". Quando ad un dibattito televisivo, con loro due fra gli ospiti, l'allora arcivescovo cattolico di Berlino Georg Maximilian Sterzinsky (1936 - 2011) ha teorizzato che "non tutte le forme di vita sono buone", come dire che sono una cattiva famiglia, la ministra federale della giustizia della SPD, Herta Daubler-Gmelin ha detto indicando la coppia: "Questa è già una famiglia". Allora il vescovone non ha saputo come replicare ed è rimasto in silenzio. Silente come le cosiddette sentinelle in piedi che, non trovando argomenti, se ne stanno in silenzio. Perché la democrazia sana è fatta per un rispettoso dialogo faccia-a-faccia, non per quelli che non hanno nulla da dire.
****
Esempi di Errori Comuni coi
Bébé:
dal Ciuccio al Marsupio
Ma anche i buoni babbi sbagliano. Vediamo
in una foto Neil Patrick Harris col bimbo nel marsupio rivolto verso l’esterno.
Errore, dice una psicologa dell'University of Sydney, Catherine Flower, che ha
biasimato i genitori che recan con sé i figlioletti under 1 nel marsupio e
nella carrozzina lasciandogli la faccina rivolta verso un mondo esterno ancora
ignoto: i bimbi vanno sempre tenuti "a portata di sguardo", rivolti
verso il volto rassicurante del genitore.
Infatti, annota Charles Darwin in "The Expressions of Emotions in Man and Animals", "i movimenti dell'espressione del volto (...) sono i primi mezzi di comunicazione fra la madre e il bambino" (naturalmente, oggi vale anche per i padri che si prendono cura dei bébé) "la madre sorride con approvazione e così incoraggia il figlio sulla retta via, od aggrotta le sopracciglia in segno di disapprovazione. Percepiamo prontamente la simpatia degli altri attraverso la loro espressione" (citato in Joseph LeDoux, "Il cervello emotivo", titolo originale americano "The Emotional Brain. The Mysterious Underspinnings of Emotional Life", prefazione di Alberto Oliverio, traduzione di Sylvie Coyaud, edizione speciale per il "Corriere della Sera", Rizzoli, Milano 2011, pag. 127). Lo psicanalista Spitz (Vienna 1887 - Denver 1974) studiò in vivo, con metodo longitudinale, anche con l'ausilio di filmati, gli stadi di sviluppo del bébé osservando la comunicazione cinestetica fra madre e figlioletto analizzando la percettività della regione facciale: "Qui incomincia il processo che trasforma il neonato in un essere umano, sociale, in zôón politikón" scrive (citando Aristotele, "Politica", 1253 a, 2) ne "Il primo anno di vita" (prima ediz. ital. Armando Armando 1973, tit. orig. "The First Year of Life. A Psychoanalytical Study and Deviant Development of Object Relations", International Universities Press, New York 1975, edizione speciale per il "Corriere della Sera", Rizzoli, Milano 2011, pag. 143). Oggi quel capitolo ("Il ruolo della relazione madre-bambino") si può riscrivere anche per i neopapà, gay od etero. Mentre il calciatore David Beckham gira con la bimba Harper con ciuccio: sbagliato, commenta l’esperta di bambini Clare Byam-Cook sul "Daily Mail": così si mette a rischio l’allineamento dei denti.
Infatti, annota Charles Darwin in "The Expressions of Emotions in Man and Animals", "i movimenti dell'espressione del volto (...) sono i primi mezzi di comunicazione fra la madre e il bambino" (naturalmente, oggi vale anche per i padri che si prendono cura dei bébé) "la madre sorride con approvazione e così incoraggia il figlio sulla retta via, od aggrotta le sopracciglia in segno di disapprovazione. Percepiamo prontamente la simpatia degli altri attraverso la loro espressione" (citato in Joseph LeDoux, "Il cervello emotivo", titolo originale americano "The Emotional Brain. The Mysterious Underspinnings of Emotional Life", prefazione di Alberto Oliverio, traduzione di Sylvie Coyaud, edizione speciale per il "Corriere della Sera", Rizzoli, Milano 2011, pag. 127). Lo psicanalista Spitz (Vienna 1887 - Denver 1974) studiò in vivo, con metodo longitudinale, anche con l'ausilio di filmati, gli stadi di sviluppo del bébé osservando la comunicazione cinestetica fra madre e figlioletto analizzando la percettività della regione facciale: "Qui incomincia il processo che trasforma il neonato in un essere umano, sociale, in zôón politikón" scrive (citando Aristotele, "Politica", 1253 a, 2) ne "Il primo anno di vita" (prima ediz. ital. Armando Armando 1973, tit. orig. "The First Year of Life. A Psychoanalytical Study and Deviant Development of Object Relations", International Universities Press, New York 1975, edizione speciale per il "Corriere della Sera", Rizzoli, Milano 2011, pag. 143). Oggi quel capitolo ("Il ruolo della relazione madre-bambino") si può riscrivere anche per i neopapà, gay od etero. Mentre il calciatore David Beckham gira con la bimba Harper con ciuccio: sbagliato, commenta l’esperta di bambini Clare Byam-Cook sul "Daily Mail": così si mette a rischio l’allineamento dei denti.
***
Due Madri: l'Unione fa la
Forza
C'é più Sinergia e più
Eguaglianza
Le faccende di Casa a Rotazione,
senza ruoli fissi
La madri gay risultan più dotate di risorse psicologiche positive e si
distribuiscono la divisione del lavoro in maniera più egualitaria: non c'è
una che fa sempre la stessa cosa, ma si ruota (cfr. l'articolo "Who is Mummy Tonight?" di Claudia
Ciano - Boyce e Lynn Shelley - Sireci del 2002). Un pò come i nostri giovani
universitari che convivono nei loro appartamenti: a rotazione, uno fa le
pulizie di casa mentre l'altro cucina. Senza ruoli rigidi, perché è giusto sia
così. Le co-madri (le compagne delle
madri biologiche) presentano abilità genitoriali ed impegno verso i figli molto
superiori a quelli dei padri (Brewaeys 1997) e la coppia lesbica ha un livello
molto più alto di sincronicità e di sinergia rispetto alle coppie etero:
madre biologica e co-madre presentano totale
identità di vedute riguardo all'educazione dei figli (mentre le coppie
etero si trovano in disaccordo molto più spesso). Li seguono di più e sono
molto competenti. Secondo Stacey e
Biblarz, Brewaeys (1997), Chan (1998) e Flaks (1995) questi punti di forza
dipendono dal genere (essere donne, essere madri) piuttosto che con
l'orientamento sessuale: in generale, le
madri in generale (di ogni categoria) investono di più nella cura dei figli
(Furstenberg e Cherlin 1991, Simons and Associates 1996).
Ma, appunto, come dicevamo, emergono i
Nuovi Padri (gay o etero) che investono molto più tempo per i loro bébé (sei
ore al giorno, come si è detto).
****
Mamme Gay Famose/1:
Cat Cora, la Chef che
s'ispira a Julia Child, e Jennifer
Gli chef
famosi dei grandi ristoranti, curiosamente, sono in maggioranza uomini benché
le donne si dedichino di più alla cucina. Cat Cora è un'eccezione: la cuoca
professionista 47enne nata a Jackson (la cittadina del Mississippi ove è
ambientato il romanzo ed il film "The
Help") é famosa per il programma Tv "Iron Chef America".
Il padre ed il nonno erano entrambi ristoratori e le hanno trasmesso la passione per la buona cucina. Il suo stile è stato influenzato da sua nonna e da Julia Child (1912 - 2004), la famosa cuoca di Pasadena interpretata perfettamente al cinema dal Premio Oscar Meryl Streep nel film "Julie and Julia" di Nora Ephron (la regista di "Insonnia d'amore" che ho presentato al Cineforum che conducevo al Guado a Milano).
E' impegnata nella filantropia, essendo cofondatrice dell'organizzazione non-profit "Chef for Humanity" e portavoce UNICEF. Trovate un suo ristorante anche all'aeroporto di San Francisco, al resort Walt Disney di Orlando (Florida) e all'acquario di Singapore.
Ha lavorato nel catering all'Olivia, agenzia di viaggi per donne gay (che ha come testimonial la golfista Rosie Jones e la tennista di origine ceca Martina Navratilova).
Il padre ed il nonno erano entrambi ristoratori e le hanno trasmesso la passione per la buona cucina. Il suo stile è stato influenzato da sua nonna e da Julia Child (1912 - 2004), la famosa cuoca di Pasadena interpretata perfettamente al cinema dal Premio Oscar Meryl Streep nel film "Julie and Julia" di Nora Ephron (la regista di "Insonnia d'amore" che ho presentato al Cineforum che conducevo al Guado a Milano).
E' impegnata nella filantropia, essendo cofondatrice dell'organizzazione non-profit "Chef for Humanity" e portavoce UNICEF. Trovate un suo ristorante anche all'aeroporto di San Francisco, al resort Walt Disney di Orlando (Florida) e all'acquario di Singapore.
Ha lavorato nel catering all'Olivia, agenzia di viaggi per donne gay (che ha come testimonial la golfista Rosie Jones e la tennista di origine ceca Martina Navratilova).
La foto al completo: Pat Cora, la compagna Jennifer e i loro figli. |
Lei e la compagna Jennifer, 43 anni, hanno quattro figli: Zoran,
Caje, Thatcher (partoriti da Jennifer) e Nash (messo al mondo da Cat).
Nel ricevere il Golden Globe alla
carriera il 14 gennaio 2012, Jodie Foster (due volte Premio Oscar) fa il suo coming out e ringrazia pubblicamente l'ex
compagna Cydney Bernard, con la quale ha cresciuto i figli Charlie e Kit.
Attualmente l’attrice e regista californiana ha una relazione con la scenografa
Cindy Mort.
La conduttrice Tv afroamericana Wanda
Sykes e Alex, spose nel 2008, sono genitrici di Lucas ed Olivia, due gemelli.
****
Mamme Gay Famose/2:
Mary Cheney ed Heather Poe
Come Will Portman, ha fatto
mutare idea a suo padre sui gay
La storia di Mary Cheney dimostra che non
tutti sono disposti ad impegnarsi attivamente e nello stesso modo per interessi
politici, economici, familiari. 45 anni, è la figlia di Dick Cheney (73 anni), che
fu il vice per due mandati (2001 - 2009) del controverso presidente G. W. Bush
Jr. (Partito Repubblicano). Cheney non ha svolto il servizio militare ed è
sempre stato favore ad interventi armati e anche alla guerra in Iraq nonostante
l'amministrazione non avesse prove del legame Saddam Hussein - Al Qaeda, e fu
accusato di aver così favorito l'azienda petrolifera texana di cui era stato
a.d. (la multinazionale Halliburton). Sua figlia, nata nel Wisconsin, lo Stato
ove è cresciuto il padre (originario del Nebraska), da vent'anni è insieme ad
Heather Poe e si sono sposate due anni fa: non appena è stato possibile nello
Stato di Washington DC. Proprio come Dan Savage e Terry Miller. Convivono in
Virginia con le loro due bambine. Secondo molti è stata lei, rendendolo nonno,
che ha fatto mutare idea sulle famiglie formate da due donne a suo padre, il
cui partito su questa questione sociale è stato dalla parte sbagliata della
Storia. Pur essendo lui molto potente, la sua posizione è sempre rimasta
personale ed ininfluente: il suo capo Bush nel 2004 ha proposto al Congresso un
emendamento alla Costituzione che vietava di fare future leggi di estensione
del matrimonio ai gay. Cheney, interrogato sul tema, ha dichiarato che la sua
posizione era personalmente questa: che bisogna lasciare ai singoli stati
federali. Evidentemente, non aveva la volontà politica di farsi promotore di
una posizione minoritaria nel suo partito. Quantomeno, gli omofobi fra i
repubblicani non hanno messo in discussione il diritto a fare figli e formarsi
una famiglia, pur restando contrari ai matrimoni sino a doversi arrendere
dinanzi alla storica sentenza della Corte Suprema. La conversione di Cheney ricorda quella del 59enne senatore repubblicano dell'Ohio Rob Portman il cui figlio
Will ha fatto coming out come gay con un articolo sulla rivista dell'Università di
Yale (http://yaledailynews.com/blog/2013/03/25/portman-coming-out/): da allora
suo padre, che non perdeva occasione per attaccare i democratici sul tema, ora
ha mutato idea sul matrimonio e fatto il tifo per la sentenza della Corte
Suprema che ha proprio dichiarato incostituzionale l'emendamento di Bush.
L'azione
politica del Senatore, dunque, assieme a quella dei 75 senatori che hanno
inviato il loro Sì alla Corte Suprema che doveva decidere sulle leggi
anti-nozze gay, è molto diverso dal disimpegno di Cheney. In un caso abbiamo padre e figlio che si sono schierati
insieme, dall'altro padre e figlia che han sempre malvolentieri risposto alle
domande su queste loro contraddizioni. C'è dunque una bella differenza
fra il conservatorismo compassionevole americano e quello britannico di David
Cameron, che anzi ha lui stesso proposto l'estensione del matrimonio gay:
"Non sono a favore dei matrimoni gay nonostante io sia un conservatore,
bensì proprio perché, in quanto conservatore, credo nei legami".
Mentre Cheney ha sempre
puntato alla carriera, adeguandosi al conformismo e dando nel 2012 un contributo a Mitt Romney
(primo candidato presidente di fede mormone), il
senatore ha pagato il prezzo di non venire scelto nello staff di Romney.
****
Lo Studio più vasto è di
una Psichiatra Gay:
"I Figli Meno
Aggressivi e Problematici
Le Figlie Più
Anticonformiste nei Giuochi e nel Vestire"
E i figli di coppie gay che hanno scelto
di averli (con adozione od eterologa o surrogacy),
come sono? Quel laboratorio naturale che sono le famiglie gay dà la chance agli scienziati di osservare il
fenomeno della crescita. In primo momento, per ragioni ideologiche, si sono
minimizzate le differenze e ci sono vari bias
(errori di metodo) e limiti (per esempio il fatto che inizialmente eran rari
coloro i quali si esponevano). Poi studiosi pionieri come i sociologi Judith Stacey e Jim Biblarz ("(How) Does the Sexual Orientation of
Parents Matter?", in "American
Sociological Review", Vol. 66, No. 2, aprile 2001, pagg. 159 - 183)
hanno mostrano che l'orientamento ha una sua influenza (con modalità complesse)
ed han trovato così conferma, attraverso questionari, di ciò che han sempre
sperimentato coi figli di genitori gay da loro frequentati. I genitori gay si
sono riconosciuti in questo ritratto sociologico. Vediamo quale.
Innanzitutto, essendo questa
genitorialità pianificata, questi figli si sentono molto amati e voluti, il che
è un vantaggio secondo innumerevoli ricerche.
Inoltre, l'orientamento sessuale dei
genitori (e dunque la struttura della famiglia) non conta per la salute mentale
né per l'intelligenza (normali): vedasi gli studi di Stacey e Biblarz e Falk
(1994) che escludono categoricamente alcun tipo di danno. Anzi, per Patterson
("Children of the Lesbian Baby Boom"
in B. Green e G.M. Herek, "Lesbian
and Gay Psychology", 1994) spesso stanno meglio. La ricerca di
Jennifer L. Wainright, Stephen T. Russell e Charlotte J. Patterson ("Psychological Adjustment, School Outcomes
and Romantic Relationship of Adolescents and Same-Sex Parents", in
"Child Development" 2004) è
la prima longitudinale (cioé nell'evoluzione degli anni) a livello nazionale
sui teenagers e raffronta 44
adolescenti (12 - 18 anni) con genitori gay ed altrettanti coetanei con
genitori etero (col limite di non fare domande dirette sull'orientamento dei
genitori né dei figli). Il risultato conferma quello di Stacey e Biblarz, a cui
fanno espresso riferimento: non trovano nessuna differenza significativa fra i
due gruppi, e l'adattamento personale
(depressione o ansia), familiare (integrazione nel quartiere e in famiglia) e
scolastico varia a seconda del rapporto col genitore, e non dal tipo di
struttura della famiglia.
Fresco di quattr'anni fa è lo studio che
tutt'ora prosegue, della psichiatra gay Nanette
Gartrell (dell'University of California San Francisco e dell'Università di
Amsterdam) e di Henny Bos pubblicato su "Pediatrics" che studiava i figli di 154 madri gay in attesa
(reclutate fra il 1986 ed il 1992) e che ha seguìto la crescita di questi figli
(nati da inseminazione con donatore anonimo o noto) interrogandoli con appositi
questionari all'età di 10 e 17 anni, e che addirittura riscontra meno problemi
sociali (violazione delle regole, aggressività, esternazione di problemi)
rispetto alla media del campione nazionale di Achenbach. Questo è il più grande
e lungo studio mai fatto sinora ed è svolto da una donna che ebbe il coraggio
di fare coming out negli anni
Settanta (http://newsroom.ucla.edu/stories/nanette-gartrell-2-241255).
La conclusione è che i dati da questo
grande campione sconfermano le predizioni delle teorie dello sviluppo umano che
predicevano chissà quali enormi difficoltà nei figli di genitori gay. Bisogna
dunque sempre, nell'àmbito delle scienze, distinguere le teorie dalle prove.
I
figli naturalmente stanno egualmente male quando i genitori gay divorziano (Gyll Loren Turteltaub 2002): tristezza e
rabbia sono le stesse dei figli di coppie etero separate.
L'orientamento sessuale dei genitori
conta per altre caratteristiche che emergono rispetto al gruppo di controllo
dei figli di coppie etero: in generale, possiamo dire che sono più
anticonformisti.
In
primis, questi figli
sono più open minded, e si fanno meno
problemi nell'esplorazione sessuale, senza entrare in crisi d'identità come i
gay delle vecchie generazioni. Essendo in maggioranza etero ed essendo
cresciuti con genitori dall'orientamento sessuale opposto, sono semplicemente
più curiosi della dimensione sessuale. Le ricerche mostrano inoltre che i figli
di coppie gay sono dotati di maggiore resilienza (la capacità di trovare in sé
le risorse morali per non farsi rovinare e corrodere dalla negatività
dell’esterno).
Poiché le loro mamme sono meno
preoccupate (delle madri etero) del fatto che i figli si dedichino ad attività
che segue la maggioranza, le figlie sono anticonformiste sia nella maniera di
vestire sia nelle loro attività sia quando sono bambine (giocando con giuochi
meno stereotipati) sia da grandi (le aspirazioni professionali come avvocato,
astronauta, ingegnere): cfr. Green 1986. I figli sono meno aggressivi e
posticipano le prime esperienze sessuali.
Il sociologo britannico Anthony Giddens
parla della relazione fra due uomini o due donne come di "relazione
pura", cioé priva di convenzioni sociali. Concetto ripreso da Umberto
Veronesi che si dichiara favorevole a matrimoni e adozioni gay: "Il sesso,
nell'educazione, non c'entra".
Qual è la previsione sulla genitorialità
gay? Le donne gay che un tempo si maritavano (come Virginia Woolf) non lo
faranno più, così come gli uomini gay che un tempo si ammogliavano e avevano
figli (come Oscar Wilde) non lo faranno più. E omosessualità e famiglia non
saranno più una contraddizione di termini. Chi si oppone a queste nuove libertà
forse vuole il ritorno di un'omosessualità vecchio stile con una doppia vita
come nel secolo scorso, ed ha perso il treno della Storia.
***
Lo psicologo
antigay é dell'Università dei Mormoni,
ateneo non
riconosce nemmeno il Gruppo Studenti Gay
I mormoni (la Chiesa dei
Santi degli Ultimi Giorni) sono stati determinanti, con la loro campagna di
disinformazione che puntava sul disgusto contro le presunte pratiche sessuali
dei gay, per il Sì alla "Proposition
8" nel referendum in California. E proprio dall'Università dei mormoni, la Brigham Young University (BYU, ateneo
intitolato al leader storico della setta che ebbe 27 mogli) viene il No
all'omosessualità dello psicologo Lynn Wardle che è anche un rappresentante
della sua chiesa (di cui si è scoperto che aveva falsato gli studi: non erano
su madri gay bensì su madri single etero). Nell'ateneo mormone sono banditi
alcol, té, caffé e rapporti prematrimoniali; gli allievi di orientamento
politico democratico sono ridicolizzati, e tutti gli studenti e le studentesse sono
obbligati ad andare a messa ogni domenica, con registro di presenze e assenze. Secondo
la filosofa Martha C. Nussbaum, il tipo di test
adoperati, quelli a risposta multipla con crocette, sono quanto di più distante
ci sia dall'educazione liberale socratica che lei propone per contribuire a
formare dei cittadini liberi ("Cultivating
Humanity", Harvard University Press, Massachusetts 2003 (1997), pag.
284, sezione "Socrates and the
Religious University", pagg. 257 - 292). Inoltre, a conferma
dell'omofobia dottrinaria e pratica di questa confessione,
"l'amministrazione ha persistentemente rifiutato di riconoscere
ufficialmente il gruppo di studenti e studentesse gay" (pag. 277). A due
studiosi "è stato proibito di pubblicare i risultati dei loro studi delle
esperienze delle donne sopravvissute agli abusi sessuali nell'infanzia e delle
presunta indifferenza dei leader mormoni quando han chiesto loro di
aiutarle" (pag. 288).
Anche lo psicologo Paul Cameron
(espulso dall'American Psychological Association per non aver
collaborato ad un'indagine sulla sua deontologia professionale) é stato
accusato di errori di metodo e di falsare e manipolare i dati sulla questione
dei genitori gay e così il cattolico conservatore repubblicano Mark Egnerus (Texas University), il quale (dichiarando
che la sua fede religiosa permei la sua ricerca) si è limitato a raffrontare 12
mila di figli di coppie etero e figli di genitori divorziati per
l'omosessualità di uno dei due, e di cui solo il 2% (cioé tre famiglie) è
realmente e stabilmente vissuto col genitore gay per almeno 2-3 anni e solo a 253
dei quali era nota l'omosessualità del genitore, il che quindi non dimostra che
questa condizione sia di per sé dannosa per i figli.
****
Omofobia Trasversale:
I ministri dell'Interno
contro le trascrizioni dei matrimoni gay
La ministra della famiglia
che ragiona come Putin:
"Meglio orfani che con
due babbi"
L'omofobia dichiarata è traversale ai
partiti. L'attuale presidente del consiglio sette
anni fa era in piazza al Family Day
organizzato dal Vaticano per sostenere la famiglia tradizionale.
L’attuale ministro dell’interno, del
cosiddetto "Nuovo Centrodestra" ha ripetuto l'atto di un altro ministro
dell’Interno Giuliano Amato (“notabile sempre a disposizione” come l’ha
definito un commentatore, e papabile come presidente della repubblica) cje con
la circolare 55 del 18 ottobre 2007 ordinò a tutti i prefetti e ai sindaci
d’Italia d’impedire la trascrizione dei matrimoni omosessuali celebrati
all’estero: “La richiesta di trascrizione di un simile atto compiuto all’estero
dev’essere rifiutata perché in contrasto con l’ordine pubblico interno”.
L’ex “ministra
della famiglia” (una che, nell'imminenza del Family Day organizzato dal Vaticano e con la partecipazione di
politici pluridivorziati, disse che un bimbo nero è meglio che se ne resti
orfano in Africa piuttosto che avere due babbi o due mamme perché non è
necessario creare in laboratorio orfani né disadattati), volendo riconfermare
la riduzione del concetto di famiglia alla mera coppia etero sposata, tentò di
far passare un vergognoso disegno di legge che (non riconoscendo nemmeno la
reversibilità della pensione e obbligando a condividere l'eredità anche coi
lontani parenti) pretendeva di separare i due compagni al momento stesso della
firma (per raccomandata!) ond'evitare una qualunque cerimonia pubblica e dunque
la festa: il contrario dell’autentica compassione, che significa anche saper
fare festa insieme!
Con la proposta del
senatore Andrea Marcucci (PLI, Radicali, Margherita, Unione, infine PD) si
copia la civil partnership inglese (superata
da David Cameron) che consente di adottare anche il figlio biologico del/la
compagno/a avuto grazie alla fecondazione assistita, ma non riconosce (come
invece la civil partnership
consentiva) l'adozione di una persona esterna alla coppia, e ciò "in virtù
di quella mediazione che non consente, in tale contesto politico, di spingerci
oltre" (sic, R. Iardino, "Presidente,
la mia è una famiglia", Alpine Studio, Milano, 2014, pag. 78).
****
La Costituzione della
Repubblica Italiana:
La Famiglia non è solo
originata dentro al Matrimonio
La Legge protegge sempre
tutti i Figli
E’ naturale: non la crea lo
Stato, lo precede
Quali sono gli articoli della Costituzione che si possono interpretare in chiave moderna ed estensiva? In
primis, l'articolo 2 che "riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali dove si svolge la personalità".
L'articolo 3 obbliga a rimuovere tuti gli ostacoli generati da una
condizione personale. L’articolo 30 equipara nei diritti i figli naturali e
quelli legittimi ci ricorda che non è solo il matrimonio a dar luogo a una
famiglia e ad obblighi familiari.
“E`
dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi d'incapacità dei genitori, la legge
provvede a che siano assolti i loro còmpiti. La
legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e
sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca
della paternità."
La nostra Costituzione antifascista ha
poi un articolo, il 29esimo, che protegge la famiglia dalle invasioni di campo
delle ideologie di Stato ed è la risposta all'ingerenza del mussolinismo appena
sconfitto grazie agli Alleati nella Seconda guerra mondiale: “La Repubblica
riconosce i diritti della famiglia come
società naturale fondata sul matrimonio." Quell’aggettivo, “naturale”,
vuol proteggere le famiglie dalle leggi positive come quelle fatte durante il
nazionalsocialismo.
Similmente, anche in America sin dalla
sentenza Prince v. Massachusetts
(1944), il giudice della Corte Suprema Byron White decretò che la famiglia è
una realtà in cui “lo Stato non può entrare”.
Lo mostra anche la storia di Philomena
Lee, ambientato in un’epoca in cui lo Stato clericale irlandese delegava alla
chiesa cattolica e alle suore i destini dei figlioletti delle ragazze madri
ritenute indegne, come la protagonista.
****
Ceronetti: "La
Famiglia Perfetta? La Mafia!"
Fortuyn: "La Chiesa
non è Madre, è Patriarcale"
De Botton: Artisti,
dipingete l'Amore Genitoriale!
Il Tabù dell'Occidente: il
Parto nell'Arte
Vediamo cosa pensano della famiglia alcuni fra i pensatori più originali. Il filosofo Guido Ceronetti scrive in un
provocatorio articolo (“Famiglia: è il
caso di difenderla?”) contro l’astrattezza della famiglia proposta dai
preti (senza famiglia) cattolici: “L’esemplarità è delle famiglie mafiose meridionali:
focolare integro, nozze tutte benedette, le mogli non tradiscono, i divorzi non
esistono. Perché mai il modello non viene mai, nelle prediche, proposto? Ma non
in quelle soltanto l’omertà è la costituzione di fondamento del modo d’essere
famiglia tradizionale. Tradotta in linguaggio popolare, l’omertà risuona nel
detto “i panni sporchi si lavano in famiglia”, legge applicatissima che
consente il trasparire dalle finestre illuminate di una tranquillità
inesistente, che non turba la pace sociale. Ma il prezzo di quel bucato
casalingo sono silenzi obbrobriosi, macellazioni lente, talvolta sadiche, di
anime umiliate.” (“La Stampa”, 1
marzo 2007).
Nel suo libro “La società orfana. Trattato
religioso-sociologico” (edizione italiana a cura dell’associazione
culturale “Carlo Cattaneo”, Pordenone 2007, prima edizione olandese Bruna,
Utrecht 1995), il sociologo olandese Pim Fortuyn (1948 – 2002), cattolico liberale ed omosessuale per la laicità dello Stato e favorevole alle famiglie con due babbi
e due mamme (allora già riconosciute nel suo Paese che fu pioniere) definisce
la leadership morale necessaria nelle
istituzioni:
“Un vero Leader è padre e
madre allo stesso tempo. Stabilisce la legge e vigila sulla coesione del
gruppo. Il Leader abile è il buon
pastore della Bibbia. E’ colui che stabilisce norme e al contempo getta ponti.
E’ severo e misericordioso” (“La società
orfana”, pag. 269).
Dunque Fortuyn, dice che bisogna superare
il patriarcato maschilista, che è una malattia della religione cattolica che
non coinvolge le donne. Il sacerdote, l’educatore, il Papa, deve ricordarsi di
essere anche madre. I ragazzi di oggi crescono senza autentiche guide, né in
famiglia né a scuola, né in politica, diceva Fortuyn.
E il filosofo Alain de Botton (svizzero
naturalizzato britannico) nel suo saggio “Del buon uso della religione. Una guida per
i non credenti” (Guanda, Parma 2011) invita l'arte a parlare di temi
che, come l'essere genitori, arrivino al cuore delle persone:
“Sarebbe utile se anche i nostri artisti
laici, di tanto in tanto, creassero opere incentrare sull’amore genitoriale”
(pag. 155)
Purtroppo
l’Occidente non ha mai rappresentato il parto: sempre e solo la gravidanza. Ed
in particolare la gravidanza di Maria che secondo la leggenda sarebbe stata
vergine. Sicché non ci è dato sapere come il Gesù storico sia stato partorito:
Maria era accovacciata o adagiata? Certo, trovandosi da sola con Giuseppe, non
dev’essere stato facile, senza un’ostetrica. Ma sarebbe bello che un artista
rappresentasse anche questo momento su cui c'è sempre stato il Tabù. Questo è
un grande limite della Tradizione iconografica cristiana e gli artisti
dovrebbero incominciare a colmare questo vuoto: vedere raffigurato anche questo
momento importante nella vita di una madre è terapeutico e consolante,
considerato che dal 2000 è riconosciuta l'esistenza di una patologia
psichiatrica chiamata tocofobia (il terrore irrazionale di morire di parto e
dunque di restare incinte). Considerata
la novità culturale del coinvolgimento dei padri moderni nel parto (a partire
dalla seconda metà del Novecento) sarebbe bello che l’arte oggi sapesse rendere
anche questo momento unico per la vita di un uomo che diviene genitore ed
affianca la moglie nei dolori del parto.
****
Ritorsioni
omofobiche contro Obama Gay Friendly
L' "Amico Putin" vieta le adozioni agli Americani
La Duma
all'unanimità vieta ai Gay stranieri l'adozione:
"Così si
evita d'imporre l'omosessualità"
Ma solo l'1%
dei Russi adotta i 120mila orfani connazionali
L'ex ministra della
famiglia si trova concorde con Vladimir Putin perché dichiara lo stesso suo
ragionamento: meglio orfani che con due padri. L'Italia, non a caso, è partner
della Russia ove l'ex presidente Vladimir Putin ha da tempo creato una campagna
di reazione contro la liberazione omosessuale, facendo approvare dalla Duma una
legge che (violando la libertà di espressione) vieta la difesa della famiglia
gay. In un Paese ove 120 mila bambini
sono abbandonati nei fatiscenti orfanotrofi, il difensore civico per
l'infanzia ha elogiato l'Italia come l'unico Paese che rispetti la convenzione bilaterale
che dice che solo le coppie etero possono essere famiglie. In media 700 bimbi
russi sono adottati da italiani. Dal gennaio 2013 la legge Dima Yakovlev (che
prende pretestuosamente il nome da un bimbo morto dimenticato in auto al sole
nel 2009 dal genitore adottivo statunitense) all'articolo 4 (http://rt.com/politics/official-word/dima-yakovlev-law-full-995/)
vieta agli americani di adottare orfani
russi (ne adottavano mille l'anno) annullando così lo stesso trattato
bilaterale firmato all'inizio del 2012: è stata la risposta-ritorsione da
Guerra Fredda al Magnitsky Act (che vieta l'ingresso in America ai russi
colpevoli di violazione dei diritti umani, dal nome di un russo morto in
carcere -si sospetta per mancate cure stile Stefano Cucchi- ove era rinchiuso
con l'accusa di frode fiscale dopo aver denunziato crimini di un'azienda controllata dal governo russo). Dal giugno
2013 la Duma (il Parlamento russo) ha vietato all'unanimità alle famiglie gay
dei Paesi stranieri ove è permesso il matrimonio fra persone dello stesso sesso
di richiedere figli russi in adozione. Lo stesso Putin ha dichiarato di
prevenire così "l'imposizione di comportamenti sessuali non
tradizionali". Un atto di irresponsabilità dinanzi al dato che soltanto l'1,1% delle
famiglie russe adotta orfanelli connazionali: chissà quante coppie gay
potrebbero coronare il loro legittimo desiderio di genitorialità e felicità se
in Russia non dominasse questa paura dell'influenza della cultura occidentale. Il
professor Michael Walzer (Princeton University) spiega quest'eterno sospettismo
dell'Orso russo contro l'Occidente con la formazione da agente segreto nel KGB
(i servizi segreti sotto il regime comunista) di Putin, addottrinato a vedere
nell'Occidente un nemico. Questo
nazionalismo da secolo scorso impedisce relazioni internazionali feconde di
collaborazioni, come nel caso di questa vergogna nazionale di così tanti
orfani. Già Martin Luther King ricordava la rete di reciprocità che ci sono in
quella che oggi chiamiamo "civiltà globale". Sarebbe bello, logico e
giusto che, in un mondo globale, si mettesse da parte il malsano orgoglio
tipico del nazionalismo e si collaborasse cogli altri Paesi in un'ottica di
mutuo scambio (non meramente economico-petrolifero).
Esempio di Creatività e Compassione della Società Civile
Legge d’Iniziativa Popolare in 24 Ore,
Legge d’Iniziativa Popolare in 24 Ore,
il CentroDestra in
Finlandia
prende atto e vota Sì al
Matrimonio per i Gay
Il Leader della Chiesa
Luterana: ne sono Felice
La coesione sociale, l’inclusione, la
lotta alla discriminazione dovrebbero essere valori trasversali. L’hanno
dimostrato molti Paesi Europei. Vediamo
un caso recente (28 novembre scorso): per iniziativa della società civile, la
Finlandia è diventata l’ennesimo Paese Europeo che estende l’istituzione del matrimonio
alle coppie gay (notizia non data dai Tg) che si chiamerà gender-neutral marriage. Commenta
questo giornale locale, suggeritomi da un amico finlandese: “Il risultato senza
precedenti segna la prima volta in cui un’iniziativa dei cittadini ha ricevuto
la benedizione dei legislatori per essere trascritta nel libro delle leggi”. La
legge sarà approvata fra un anno ed avrà effetto nel 2016 o 2017 (http://yle.fi/uutiset/finnish_parliament_approves_same-sex_marriage/7657759).
Una veduta del porto di Helsinki, capitale della Finlandia. |
La legge, d’iniziativa popolare, che prevede piena eguaglianza inclusa la
possibilità di adottare all’esterno della coppia, è nata dalla creatività di
alcuni cittadini finlandesi che han fatto un sondaggio demoscopico via Web: in ventiquattr’ore han raccolto cinquantamila firme (l’1% della popolazione:
5 milioni). Quanto basta per depositare il ddl in Parlamento. Il Premier,
il conservatore liberale Alexander Stubb, 46enne leader del Partito di
Coalizione Nazionale, ha preso atto della volontà popolare ed ha imitato i
governi di centrodestra scandinavi (Svezia e Danimarca) e di Gran Bretagna
(David Cameron), Paesi Bassi e Lussemburgo: ha presentato la proposta di legge
in Parlamento che ha votato Sì’ (152 voti vs 92 No). In Italia siede al governo
il cosiddetto “Nuovo Centrodestra” un cui senatore ha dichiarato varie volte il
suo disgusto come criterio per giudicare la presenza dei gay visibili nelle
strade o nelle pubblicità, e una cui ministra è andata in Tv a dire in nome
della scienza, senza contraddittorio di esperti ed ignorando gli studi longitudinali
sui figli di coppie gay, che sono famiglie disfunzionali, ed un cui un ministro
dell’Interno usa argomenti da segregazionisti degli Anni Cinquanta (“in Italia la
legge non permette le nozze gay”, così come i segregazionisti degli stati del
Sud americano dicevano: “nel nostro Stato non esiste l’integrazione razziale, è
la legge”): stesso falso argomento del un capo di partito, omonimo del
presidente del consiglio, che ha detto “sono contro le discriminazioni ma non
credo che i gay debbano avere i miei stessi diritti”, senz'accorgersi della
contraddizione di termini delle sue stesse parole. Il confronto con questi
Paesi europei ci sbatte in faccia quanto siamo indietro: la Finlandia (che già
stato due anni fa un candidato presidente dichiaratamente gay) aveva già le
unioni civili con stepchild adoption dal
2002, e dato un segnale celebrando nei francobolli postali il suo disegnatore
gay Tom of Finland (1920 – 1991), il più rinomato artista grafico finlandese, che
rappresenta uomini dotati di vitalismo e gioia del sesso e sense of humor, mentre il governo italiano ha appena aumentato di
altri dieci centesimi i bolli postali disincentivando così anche la
corrispondenza via lettera. La Finlandia
è il 12esimo Paese d’Europa (e 40esimo nel mondo) ad estendere questa libertà. Come
nel caso della chiesa episcopaliana che ha suonato a festa della Cattedrale
Nazionale di Washington alla notizia della storica sentenza della Corte Suprema
americana, così il leader della chiesa luterana finlandese ufficiale (finanziata
dai contribuenti e di cui fa parte il 75% dei cittadini, cioè 3 cittadini su 4),
Kari Mäkinen, ha espresso le sue
felicitazioni: “So quanto questa giornata significa per la comunità
arcobaleno, i loro cari e molti altri. Mi rallegro con tutto il mio cuore per
loro e con loro” (http://yle.fi/uutiset/finnish_lutheran_leader_rejoices_over_same-sex_marriage_vote/7658255).
Questa è
autentica compassione, la capacità di sentirsi in comunione con il prossimo e
condividerne gioie e dolori. Ha votato contro la legge il partito della
Democrazia cristiana: il più piccolo, piccolo come il NCD italiano. Ma il capo
della chiesa ha detto, con riferimento al matrimonio religioso: “Il nostro
concetto di matrimonio ha bisogno di un fondamentale esame. Parlando a titolo personale,
penso che sia ora del riesame dal punto di vista dei princìpi propri della
chiesa”. Lo stesso articolo aggiunge che molti finlandesi negli ultimi anni
hanno lasciato la chiesa sulla base della percepita opposizione all’eguaglianza
matrimoniale, visto che i politici della Democrazia Cristiana (non affiliata
alla chiesa) parlano in nome della religione. Va
aggiunto che nei Paesi scandinavi non esiste il fenomeno tipico dei Paesi
cattolici (Spagna, Italia e Francia) dell’ateismo militante. Cinque anni fa, il
22 ottobre 2009, la chiesa luterana svedese (separata dallo Stato nel 2000) era
stata la prima a celebrare i matrimoni gay religiosi (sono esenti quei pastori
che non vogliono).
Dal 16 dicembre in Scozia è il
13esimo Paese che introduce il matrimonio fra gay: chi era registrato in unione
civile può trasformarla in matrimonio. A firmare la legge è il 32enne Marco
Biagi, di origine italiana, gay dichiarato, deputato e
ministro degli Enti Locali del partito indipendentista Scottish National Party.
L'Italia é uno dei restanti nove Paesi su
28 che rimangono nel totale vuoto legislativo: i cattolici Polonia ed Italia (grazie
all’influenza del polacco Woytjla la cui dottrina è rimasta intatta dai
successori Ratzinger e Bergoglio), la Slovacchia (a cui la Repubblica Ceca ha
volentieri lasciato la secessione proprio per la sua arretratezza), la Grecia
(che ha la stessa religione ortodossa omofoba della Russia), e le ex
repubbliche dell’URSS omofoba Lettonia e Lituania e Romania.
Urge un leader politico che sappia estendere la piena eguaglianza e la piena libertà alle
persone gay e sappia dare un messaggio come quello che pronunziò il grande Presidente dei
Diritti, Lyndon Johnson, il 6 agosto 1965:
“Non c’è spazio per le
ingiustizie nella dimora degli americani. Ma c’è sempre spazio per la
comprensione di chi guarda il crollo delle antiche usanze. E a loro, oggi dico
semplicemente questo: deve succedere. E’ giusto che succeda. E quando accadrà,
vi accorgerete che un peso è stato tolto anche dalle vostre spalle”.
Il peso della paura e dell'odio. La
piccola Finlandia ci offre così una lezione di democrazia popolare dal basso:
la mobilitazione dei concittadini dinanzi ad uno stato d’imperfetta giustizia
da correggere ha riscosso un’adesione tale che ha portato a tempi record
all’accoglienza di questa proposta di legge di cui hanno la paternità anche
quegl’internauti finlandesi.
Come nel film “The Help” c'è stata l’iniziativa
creativa di un libro che ha coinvolto le tate nere concittadine per cambiare le cose, così stavolta
la compassione e l’attivarsi per la giustizia sociale è diventata subito realtà
storica.
LELE JANDON
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