mercoledì 13 maggio 2015

Speciale Cineforum in EXPO MILANO 2015: "Parole che Nutrono", Sabato 16 Maggio ore 16 in Cascina Triulzia- Padiglione Società Civile. Nutrire l'Immaginazione Morale con la Magia del Cinema. Il Concetto Inclusivo di Famiglia in 3 Film: la Tata Nera, i Due Babbi, il Compagno del Figlio


di LELE JANDON



"Nutrire il pianeta. Energia per la Vita" è il motto e tema di Expo Milano 2015, straordinaria occasione per sensibilizzare allo scandalo di 800 milioni (dati FAO) di persone che non hanno accesso a cibo sufficiente, in aumento nell'Africa sub-sahariana.
Altresì, è un'occasione per far notare quanto sia importante nutrire l'immaginazione morale (Energia per la Società Civile) attraverso il coinvolgimento empatico, stimolando la compassione creativa anche per mezzo della Magia del Cinema.
E' lo scopo che ci proponiamo con l'iniziativa de "Il Cinema e i Diritti" (Cineforum mensile gratuito sui Diritti umani alla Casa dei Diritti del Comune di Milano) che presentiamo all'Auditorium dell'Esposizione Universale di Milano con lo Speciale Cineforum "Parole che Nutrono" (visione, analisi, confronto, interventi e dibattito con il Pubblico da me moderato) sabato 16 maggio 2015, dalle ore 16 alle 18, a Cascina Triulza, che è il padiglione della Società Civile.

L'economista ed attivista americano Jeremy Rifkin nel suo saggio "La civiltà dell'empatia" (Mondadori, Milano 2011, prima edizione 2010) definisce la società civile

"il luogo ove creiamo legami di fratellanza e dove ci dedichiamo ad attività con gli altri" e "dove offriamo volontariamente il nostro tempo con gioia ed entusiasmo, per ottenere una ricompensa solo in termini di rafforzamento dell'affiliazione e dell'intimità" (pag. 509) che sono "il principale nutrimento dell'estensione empatica" (pag. 510).

Benché venga chiamato "terzo settore", di fatto "la società civile è il settore primario". In Italia abbiamo tanti volontari per gli affamati alla Caritas ma pochi sono i giovani che fan volontariato nel movimento per i diritti civili.

Presenterò l'evento sia in inglese sia in italiano, in collaborazione con AGedO (Associazione italiana Genitori di Persone Omosessuali) di cui v'invito a visitare la Mostra "Parole Prigioniere". Sono onorato di lavorare con Rita De Santis, ricca di umanità, empatia, comprensione, e creatività, e maestra di dialogo, dopo che abbiamo già collaborato al progetto speciale di rassegna Cineforum "Exposti", giuoco di parole fra l' "Expo" (che essa apriva, assieme ad altri eventi) e l'importanza di esporci in prima persona come gay o genitori o amici di persone gay.
L'Evento ideato da Lele Jandon 
Nel suo libro “Del buon uso della religione” (Guanda, Parma 2011), il filosofo svizzero Alain de Botton nota che i ristoranti “non hanno strumenti per incoraggiare le persone, una volta entrate, a fare conoscenza” (pag. 34) e propone l'idea di un Luogo ove si possa sciogliere il ghiaccio e favorire le amicizie ed emozioni affratellanti.  “Possiamo immaginare un ristorante del futuro, il ristorante Agape” (dal nome greco dell’amore fraterno, parola-chiave dei Vangeli) che “dovrebbe avere la porta sempre aperta, e richiedere un modesto contributo per l’accesso” e dove si può sedersi al tavolo con perfetti sconosciuti, come nell’Eucaristia della Messa. Il Cineforum che ho ideato comprende un Buffet (pizzette e pasticcini di raffinata pasticceria italiana) offerto dallo sponsor "Aviva Assicurazioni", che rende questo primo momento di degustazione del cibo, conversazione e conoscenza, una parte integrante, e non accessoria, della Serata.
Proprio ierisera, al nostro Cineforum, abbiamo suggerito d'imitare la tradizione francese della Festa dei Vicini che consiste nel mangiare insieme cibi preparati per l'occasione dai vicini, una volta l'anno, in un cortile interno o per strada per fare conoscenza con loro (ne ho fatto esperienza anche in America).

L'autentico senso di Comunità, comunque, non è solo soddisfare il bisogno di calore umano, bensì costruire qualcosa insieme, nel senso etimologico di cum-munio. Per costruire una società migliore, serve la Cultura, e per creare Cultura ci dobbiamo nutrire di buoni libri la nostra immaginazione morale.

La filosofa ebrea Simone Weil (1909 -  1943) usa proprio questa metafora della nutrizione e del cibo in "Attesa di Dio" (1950, Adelphi 2008):

"Leggo, per quanto è possibile, soltanto ciò di cui ho fame, nel momento in cui ne ho fame e allora non leggo: mi nutro"

Ecco, noi come "Il Cinema e i Diritti" intendiamo, fra le altre cose, proprio stimolare questa fame di buoni libri, come il bellissimo romanzo "The Help" (che vi citerò dalla mia edizione economica della collana Bestseller Mondadori 2014) dond'è stato tratto questo bel film (mia recensione ed approfondimenti su http://lelejandon.blogspot.it/2014/11/the-help-lezione-sulla-compassione_14.html).
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I Collages da questi 3 Film 
ci mostrano che abbiamo Bisogno
di Parole che Nutrono l'Anima

Oggi vi presento tre collages con le scene clou ambientate a tavola dai seguenti film tutti con dei finali a sorpresa:

- "The Help", con Jessica Chastain, Emma Stone, Viola Davis ed il Premio Oscar Octavia Spencer, dall'omonimo bestseller mondiale di Kathryn Stockett;

- "Banchetto di nozze" (Usa - Taiwan) del Premio Oscar Ang Lee ("Brokeback Mountain"), Orso d'Oro a Berlino 1993.

- "Piume di struzzo" (1996), introvabile in Italia, del regista Premio Oscar Mike Nichols (Berlino 1931 - New York 2014), dal musical "La Cage aux folles" di Jean Poiret, con Calista Flockhart ("Ally McBeal", "Brothers and Sisters") ed i Premi Oscar Dianne Wiest, Robin Williams (1951 - 2014) e Gene Hackman, con la fantastica canzone "We are Family" del gruppo americano Sister Sledge ed un cammeo del ballerino italiano Luca Tommassini;

Ciò che intendo mostrare, attraverso questo montaggio, è che, così come abbiamo bisogno del nutrimento del cibo, abbiamo bisogno di belle parole, Parole che Nutrono: come le parole di amicizia di Celia e di suo marito Johnny Foote alla loro tata e cuoca Minny in "The Help" ("Qui hai un posto per sempre, se vorrai"), le parole di Val ai suoi due babbi in "Piume di struzzo" ("Questi sono i miei genitori", "Sei tu la mia vera madre" dice al papà travestito per fingersi donna e far fare bella figura al figlio dinanzi al suocero antigay), e le parole del padre di Wai-Tung al genero Simon in "Banchetto di nozze" ("Wai - Tung è mio figlio, quindi tu sei mio figlio"). Sono dunque, le tre storie che vi propongo, le storie di tre famiglie e dell'evoluzione verso un Concetto inclusivo di famiglia.

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IL COLLAGE/1 "THE HELP"
Un Bel Film da un Bellissimo Romanzo
Due Amicizie Nate a Tavola in Cucina 
Vedremo il Premio Oscar Gene Hackman (sopra a sinistra)
nel terzo dei film che proponiamo oggi: "Piume di struzzo". 

La storia (di fantasia, su sfondo storico reale) si svolge fra il 1962 ed il 1963 a Jackson, in un bollente stato del Sud americano (quello del film "Mississippi Burning" con il Premio Oscar Gene Hackman, che vedremo anche nel terzo film di oggi, "Piume di struzzo") nell’epoca in cui vigeva la segregazione razziale delle Leggi Crow (1876 – 1965): un regime di bagni, scuole, ospedali e ristoranti separati in un clima d’intimidazione e di attentati contro i neri. E' la storia di tate di colore che pur crescendo, di fatto, i figli dei bianchi, facendo le veci delle madri (troppo impegnate fra party, i parrucchieri, partite di bridge e charity “per i bambini poveri dell’Africa”) anche per quanto riguarda il toilet training (pag. 114 - 116), non sono ammesse neanche a sedere a tavola con loro, né possono usare i bagni dei padroni di casa. Nel romanzo (pagg. 30, 52 e 53) si legge anche che esse usano, onde evitare licenziamenti, bicchieri di carta e posate diverse. Ancora oggi capita di sentire a volte casi di gay che sono rifiutati o trattali male da certi ristoranti.

"The Help"/Prima Parte: 
L'Amicizia fra Skeeter e Aibileen,
la Tata che ripete alla "sua" Bambina
"Tu sei gentile, intelligente, importante"

Il primo collage mostra l’amicizia che nasce fra Eugenia, giovane neolaureata, aspirante scrittrice d’idee integrazioniste, e queste domestiche nere che si fanno coraggio per testimoniarle nelle interviste top secret le loro storie a tavola.
Skeeter vuole scrivere un libro-vérité con il nobile fine di “cambiare le cose” e far sviluppare quella che la filosofa ebrea Martha Nussbaum chiama “l’immaginazione narrativa”, la capacità di metterci nei panni degli altri che ci fa ampliare il nostro “cerchio morale”, cioè l’insieme di persone di cui c’importa, una qualità essenziale per i Cittadini di una sana ed attiva società civile di una democrazia liberale.

La prima tata che convince è Aibileen (Viola Davis, vista nel filosofico film “The Doubt”, del 2008, accanto al Premio Oscar Meryl Streep) che si prende cura della piccola Mae Bo, una bimba dell’asilo cui sua madre non fa mai carezze. Aibileen, che è profondamente empatica come una buona madre, ripete spesso a Mae Bo e si fa ripetere questo mantra per farla sentire sicura di sé:

“Tu sei gentile. Tu sei intelligente. Tu sei importante.” (pag. 513).

Nel romanzo c'è anche un passo in cui Aibileen rimpiange di non aver mai detto ad un bambino picchiato dal padre perché gay che l'omosessualità non è un peccato (pag. 337).
Skeeter garantisce loro che cambierà i nomi sia delle donne sia del luogo, e così' anche Minny si convince della bontà del progetto ed accetta di raccontarle la sua storia, poi anche altre tate raccontano a Skeeter le varie ingiustizie quotidiane: la mancanza di stipendio minimo, di sicurezza sociale, il mobbing e bossing.
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"The Help"/Seconda Parte:
L'Amicizia fra Celia e Minny
nasce durante le Lezioni di Cucina 
La Sorpresa: la Tavola Imbandita per Minny

La seconda serie di scene del nostro collage mostra l’amicizia fra Celia (Jessica Chastain), e Minny (Octavia Spencer, Premio Oscar per questo ruolo, e che vedete anche nel recente film sulla questione razziale "Black or White", con Kevin Costner). 
Sia Celia sia Minny sono delle escluse.
Celia è la sexy neosposina senza pregiudizi appena arrivata e che si trova già fuori dal cerchio delle casalinghe razziste per aver sposato Johnny, l'uomo che la diabolica Hilly avrebbe voluto sposare.

Minny,  a causa del suo carattere, è stata licenziata da Hilly che ha sparso la voce che è una ladra e nessuno la assumerà. Essendo isolata, Celia non sa di questa voce, ed è felice di assumerla.  
Celia sa cucinare solo patate lesse e cerca una cuoca fantasma senza che il marito lo sappia.
Minny le fa scoprire un ingrediente magico, il Crisco, che serve non solo per friggere, ma anche per le borse sotto gli occhi o ammorbidire i piedi.
Benché trascorrano quasi tutto il giorno insieme, Minny vuole mangiare da sola, come ha sempre fatto, e che Celia mangi nel dining room perché lei è abituata ad essere relegata in cucina. Minny trova in lei la prima datrice di lavoro che la faccia accomodare e sedere a tavola a pranzo e la tratti da eguale.

Nel romanzo, tale momento è sviluppato con più approfondimento:

“Mi chiedo come ha fatto ad arrivare tanto avanti nella vita senza rendersi conto che ci sono dei confini. Si siede a pranzare con me tutti i santi giorni da quando ho cominciato a lavorare qui. E non dico nella stessa stanza, ma allo stesso tavolo. Tutte le bianche per cui ho lavorato mangiavano in sala da pranzo il più lontano possibile dalla donna di servizio di colore. E a me stava benissimo. “Ma perché? Io non ho voglia di mangiare di là tutta sola quando posso mangiare qui con te” ha detto lei. Non ho neppure provato a spiegarglielo. Su tante cose Miss Celia è semplicemente ignorante.” (pag. 257)


Celia impara a cucinare divertendosi come in un giuoco, scherzando insieme, Minny impara l'eguaglianza e la dignità.
Si prendono cura l'una dell'altra: Minny la salva quando Celia perde i suoi bambini a causa di sfortunati aborti naturali, Celia le cura la ferita sull'occhio quando capisce che Minny non è caduta, come dice, bensì è picchiata dal marito. E la invita a non soccombere e reagire alla violenza.
Un giorno Celia prova a suonare alla casa di Hilly, recando una torta come dono per rompere il ghiaccio, ma la diabolica Hilly dice a tutte le sue ospiti di nascondersi. Celia però capisce, e se ne torna depressa a casa a confidarsi da Minny che la tira su di morale con uno dei suoi dolci fatti in casa.
Un giorno Minny s'imbatte in Mr Foote, e tenta di scappare, ma lui la tranquillizza, le dice di sapere tutto, e di esserle grato per aver salvato sua moglie e per i suoi piatti. Celia le fa una sorpresa: ha cucinato tutta la notte per preparare in suo onore una tavola imbandita dei piatti che Minny le ha insegnato. Johnny le dice ufficialmente che ormai è parte della famiglia e nessuno la licenzierà più:

"Tu hai un lavoro a casa nostra per il resto della tua vita"
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Conclusioni su "The Help"
Celia e Skeeter, modelli di Compassione Creativa 

The Help” è un romanzo ed è un film sulla compassione e sulla creatività. Sia Skeeter sia Celia incarnano la vera compassione creativa.
La compassione vera (che non è paternalismo come quello di chi “crede di poter essere lui a determinare le scadenze della libertà di un altro”, come disse il reverendo Martin Luther King Jr in uno dei suoi sermoni) è il saper condividere fraternamente sia le gioie sia i dolori del nostro prossimo e ci è ispirata dal considerarlo come egualmente umano.

La creatività, orientata alla compassione fraterna, è l’essenza della nostra umanità.
La compassione creativa è quell’energia morale che attiva il nostro spirito d’iniziativa per fare qualcosa di giusto non già per questo qualcuno, ma insieme a lui o lei.
La compassione è proprio un’ “azione positiva” (MLK), creativa e costruttiva, come vuole la parola biblica ebraica che si trova spesso e volentieri nella forma di un verbo di movimento, è un aiuto personale (“help”, il titolo del romanzo, appunto), come spiega il reverendo Matthew Fox nel suo fondamentale libro "Compassione" (Claudiana, Torino 2014).
Skeeter vuole scrivere un libro per creare compassione, sensibilizzare a vedere dal punto di vista dei neri, e lo fa grazie all'aiuto (help) delle donne nere che le forniscono le storie; Celia vuole diventare creativa in cucina e al tempo stesso creare un legame di autentica amicizia e sorellanza con Minny, che diventa la sua unica e migliore amica. Sia Skeeter sia Celia seggono allo stesso tavolo con le donne nere: sedere allo stesso tavolo diventa il simbolo dell'eguaglianza.
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Il Passo del Romanzo: le Charity
 per gli Affamati dell'Africa
e il Disgusto per gli Afroamericani

C’è un passo del romanzo ove la contraddizione della falsa compassione di Hilly viene fatta notare da Skeeter nel suo racconto: se da una parte organizza una serata di beneficienza per i bambini africani, dall'altra vuole espellere la sua amica per le sue idee integrazioniste:

“A proposito, Hilly. A chi vanno i soldi che si raccolgono con le torte?”
“Ai bambini poveri e affamati dell’Africa.”
Aspetto che colga il paradosso: lei vuole mandare soldi ai negri dall’altra parte dell’oceano, ma non a quelli dell’altra parte della città” (pag. 332)


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IL COLLAGE/2
"Banchetto di Nozze" del Premio Oscar Ang Lee
Wai-Tung ricorda la Compassione: "Saper condividere 
sia le Gioie sia i Dolori del Nostro Prossimo"

Simon e Wai-Tung sono due ragazzi gay felici che stanno insieme e convivono da cinque anni nella stessa casa a due piani a Manhattan.
Sono una coppia interrazziale: Simon è caucasico, Wai-Tung è di origine taiwanese. I genitori di quest'ultimo sono ansiosi che s'ammogli e gli fanno pressioni dall'isola di Taiwan, dove abitano.
Wai-Tung gli racconta che si ammoglierà presto, sperando così di tranquillizzarli.
Simon gli suggerisce d'inscenare la farsa di sposare una degli affittuari dei suoi appartamenti, Wei-Wei, una pittrice cinese squattrinata che accetta di sposarlo per finta perché ha bisogno di una Green Card per restare in America.  Ma una sera gli telefonano: volano a New York apposta per le nozze. Simon e Wai-Tung fan venire Wei-Wei a vivere con loro e rimuovono tutte le foto insieme in casa che provano la loro unione omosessuale.
I genitori recano con sé una somma di 30 mila dollari raccolta fra gli amici per la festa di matrimonio. Quando arrivano, mostrano sincero apprezzamento per la "nuora": è molto carina e graziosa e si trova bene con la suocera. Simon ha dovuto insegnarle a cucinare velocemente. I due coniugi taiwanesi sono eleganti e distinti, il vecchio è stato Generale. Parlano solo cinese.
In un momento in cui è solo con il figlio, il padre gli rivela che entrò nell'Esercito perché si era ribellato ad un matrimonio combinato.
In presenza di Wei-Wei, invita il figlio a favorire la realizzazione artistica della sua futura sposa e non lasciare che lei abbandoni la sua passione (sul tema della creatività cfr. i miei articoli: http://lelejandon.blogspot.it/2015/03/il-coraggio-creativo-e-la-risposta.html, http://lelejandon.blogspot.it/2013/12/il-segreto-della-felicita-e-la.html).
Poiché suo padre si è appena ripreso da un ictus, ed ha avuto una formazione militare, Wai-Tung non osa dirgli la verità e presenta Simon come un amico e proprietario della casa.
Con gran dispiacere dei suoi, dice loro a tavola di aver già stabilito le nozze in Comune perché non gli piacciono le cerimonie. La cerimonia è estremamente sbrigativa e informale e la mamma piange di tristezza per lo squallore delle nozze. Allora Simon prova a riparare invitandoli nel migliore ristorante cinese di Manhattan.
Qui un vecchio amico del padre, proprietario del locale, lo riconosce e pieno di gratitudine gli offre la sala per un sontuoso banchetto di nozze degno del suo nome.
Il pranzo è estremamente vivace, in perfetto stile tradizionale Cinese, ci sono persino giuochi in cui la sposa, bendata, deve riconoscere qual è il bacio di suo marito.
I genitori sono molto soddisfatti. La notte delle nozze in hotel, la ragazza, complice l'alto tasso alcolico, assalta Wai-Tung e resta incinta.
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La Centralità della Tavola: qui il Padre
intuisce l'intimità del figlio con Simon
La Sorpresa del Regalo di Nozze al genero:
"Wai-Tung è mio figlio, ergo anche tu lo sei"

Dopo la notte di nozze, i due neosposi tornano a vivere "a casa di Simon". I genitori si trovano così bene che decidono di trattenersi qualche settimana. I cinque vivono come una famiglia, fanno colazione, pranzo e cena insieme: la tavola è un luogo familiare centrale.  Alla notizia che Wei-Wei aspetta un bambino, Simon s'infuria in cucina davanti a tutti, dice di non poter più reggere lo stress della farsa.  La madre non capisce la ragione del litigio ("Wai-Tung non ha pagato l'affitto?" chiede in un'esilarante battuta), suo marito le dice che se sta zitta e mangia nessuno le darà della stupida. Anche per via del tipico litigio da innamorati a tavola, il padre intuisce la reale natura della relazione fra il figlio e Simon, come scopriremo alla fine.
Intanto, il padre ha un altro infarto. In ospedale, Wai-Tung finalmente trova il coraggio di fare il coming out della sua omosessualità con la madre facendo appello alla sua compassione:

"Sono vent'anni che vivo nella menzogna. Avrei voluto condividere con voi tante gioie e dolori"

Questa è esattamente la definizione dell'autentica compassione: saper condividere sia le gioie sia i dolori del nostro prossimo. Un giorno, quando sono seduti dinanzi all'Hudson River, il padre di Wai-Tung coglie di sorpresa Simon rivolgendosi a lui in inglese in una scena memorabile:

PADRE: "Buon compleanno, Simon! Ecco il tuo regalo",
(porgendogli un hongbao, la busta rossa
con una donazione in denaro che si dà i novelli sposi)
SIMON: "Ma quindi Lei capisce?"
PADRE: "Un poco. Io guardo, io sento, io apprendo. Wai-Tung è mio figlio. Quindi anche tu sei mio figlio. Non Wai-Tung, non madre, non Wei-Wei deve sapere. E' nostro segreto. Per la famiglia."
SIMON: "Non capisco..."
PADRE: "Sono io che non capisco."
La scena-clou: il padre di Wai-Tung si rivolge
a sorpresa in inglese a Simon, e augurandogli
un felice compleanno gli dona un tipico
regalo di nozze, una busta con dei soldi.

Nel frattempo, Wei-Wei decide di tenere il bambino e chiede a Simon se vuole essere, insieme con Wai-Tung, il padre del nascituro.
Così come la madre si è affezionata alla nuora Wei-Wei, così il padre dimostra di voler bene al "genero" Simon.
La frase che la madre dice come prima battuta all'aeroporto alla futura nuora ("Grazie per esserti presa cura di mio figlio") è la stessa che il padre, dando l'arrivederci all'aeroporto, rivolge al "genero" (salvando così dall'imbarazzo il ragazzo nel momento in cui la madre si era raggelata nel momento di abbracciarlo):

"Simon, grazie di esserti preso cura di Wai-Tung"

Sono Parole che Nutrono l'anima. Attraverso queste semplici e inequivocabili parole di riconoscenza e riconoscimento, speculari a quelle di sua moglie verso la nuora, il genero viene riconosciuto come parte integrante della famiglia. Ed è stato proprio a tavola che il padre aveva compreso il profondo legame intimo fra il figlio e Simon.
L'ultimissima scena, ove il padre alza le braccia al metal-detector, è una metafora della sua resa serena dinanzi alla realtà del figlio.

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IL COLLAGE/3
"Piume di Struzzo" del Premio Oscar Mike Nichols
"Sono la Mamma...", e il Senatore: "Sono pazzo di lei!"

Armand (il Premio Oscar Robin Williams) ed Albert (Nathan Lane) sono una coppia gay che sta insieme da vent'anni e vivono in un lussuoso appartamento nella gay friendly South Beach, in Florida, sito sopra al locale notturno di loro proprietà ("The Bircage") ove Albert fa la drag star e dove si esibiscono altre drag queens. Il film inizia con una panoramica dal mare che arriva sin dentro il locale (frequentato anche da un pubblico etero che ama cenare e vedere gli shows di musica pop) ove si sta cantando la hit (del 1979) "We are Family", che preannuncia il tema di questa commedia familiare: "Siamo una famiglia".

Val (Dan Futterman, ebreo anche nella vita reale) è il figlio che Armand ha avuto dall'unica notte fugace con una donna vent'anni prima. Avendolo la madre affidato ad Armand, Val è stato cresciuto dal padre e dal compagno del padre, che, di fatto, è stato per lui come un secondo genitore, una tenera figura materna. 
Questo tema della genitorialità dei babbi gay è di scottante attualità perché il governo italiano non si è ancora degnato di riconoscere al compagno convivente del padre biologico o alla compagna convivente della madre biologica il diritto a richiedere il figlio in adozione il figlio del convivente (come abbiamo già approfondito nel Cineforum della rassegna "Il Cinema e i Diritti").

Un giorno il bel giovanotto rivela al padre (a cui vuole molto bene, come mostra il loro abbraccio: vedi la sigla dell'Evento https://www.youtube.com/watch?v=HW9WvZndkJw&spfreload=10) di essersi innamorato e fidanzato con una ragazza, Barbara (Calista Flockhart, protagonista dei serials televisivi "Ally McBeal" e "Brothers and Sisters"), che è la figlia unica di un senatore repubblicano reazionario ed antigay, addirittura a capo di un Comitato per l'Ordine Morale (il Premio Oscar Gene Hackman). 

La giovane, sapendo della situazione famigliare del fidanzato e della prevenzione dei propri genitori, ha detto loro di essere fidanzata con il figlio di un diplomatico che vive in Grecia...
Poiché nel partito è appena scoppiato uno scandalo a sfondo sessuale, i genitori di Barbara insistono per accelerare le nozze ed organizzare subito un incontro con i futuri consuoceri, sperando che un bel matrimonio possa far dimenticare agli elettori il sexgate. E partono in auto per andare a South Beach, ove trovano ragazzi e ragazze che girano in tanga sui pattini: un ambiente ben diverso da quello ultraconservatore e pieno di pruderie a cui sono abituàti.
Intanto, a casa della coppia gay ci si prepara a simulare una famiglia formata da marito e moglie: vengono rimossi tutti i riferimenti all'omosessualità e all'arte greca classica (proprio come Simon e Wai-Tung in "Banchetto di nozze"), e alle pareti viene appeso solo un enorme crocifisso, finendo per trasformare la casa in un monastero che ad una casa normale!
Il piano sarebbe di tenere fuori il co-padre, e invitare la madre biologica di Val che non ha mai visto suo figlio. Armand la va a chiamare a Miami e lei promette che verrà.
Ma la madre di Val è in grave ritardo a causa del traffico, ed ecco che entra in scena, a sorpresa, Albert travestito da donna e con una parrucca, presentandosi come la mamma del ragazzo.
Albert è particolarmente loquace, e resta sé stesso pur en travesti. La farsa riesce, i due ospiti non sospettano che in realtà lei sia un lui.
I due gay nascondono anche il vero cognome di Armand (tipicamente ebraico, Goldman) dicendo di chiamarsi Coleman, visto che quel tipo di ultraconservatori vede di cattivo occhio anche gli ebrei.
Durante questa bizzarra cena ci sono vari momenti di tensione, come ad esempio quando i due ospiti si accorgono delle figure maschili greche nude disegnate sui piatti: arriva subito Armand con una strana zuppa cucinata dal domestico riuscendo così a coprire subito quei disegni.
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La Citazione Colta:
"Una Modesta Proposta"
di Jonathan Swift

La "Signora Coleman" azzarda frasi del tipo: "Anch'io ero contro i gay nell'esercito sinché non ho scoperto che Alessandro Magno era gay", e risulta molto simpatica al senatore che invece trova odioso il futuro consuocero per il fatto che tende a zittire ed interrompere la "moglie": proprio come il vecchio padre di Wai-Tung, che magari uno credeva essere troppo tradizionalista (e invece raccomanda al figlio di favorire la carriera della promessa sposa), dimostra di credere nella parità dei sessi e nella valorizzazione delle donne.
Val tenta di spiegare che il modo di parlare di sua madre è simile al paradosso usato dal grande scrittore Jonathan Swift (Dublino 1667 - 1745) che nel suo pamphlet "Una Modesta Proposta" (1729) invitava gl'irlandesi poveri ad ingrassare e vendere come cibo i propri figli ai ricchi proprietari terrieri per salvarsi dalla disoccupazione e della sovrappopolazione (in realtà, una denunzia della scandalosa situazione d'indigenza dei suoi compatrioti). (E qui si ritorna al tema della fame, a cui già abbiamo accennato con il romanzo "The Help", a proposito dell'Africa). I due, rivelando così la loro ignoranza, non conoscono Swift, e la madre fa persino una faccia orripilata alla proposta swiftiana. Il senatore, comunque, tranquillizza Val che sta andando tutto bene:

"Non sottovalutare tua madre, è una donna di grande intelligenza, sono pazzo di lei!"
Una buffa immagine che rappresenta
la satirica proposta-choc del grande scrittore irlandese. 

Il senatore apprezza sinceramente la "Signora Coleman" ("Lei sì che è una vera signora"): la sua buona educazione, la sua gentilezza, persino il suo pensiero non esattamente ortodosso per i canoni repubblicani, una qualità che evidentemente non vede nella propria tediosa moglie (che gli dice, quando sono soli: "E' come se non ti avessi mai conosciuto").

Ma ecco che anche la moglie finisce per divertirsi e lasciarsi andare, e si diletta a cantare insieme ad Armand che suona al pianoforte, mentre il senatore balla con la "signora Coleman": questo sapersi lasciare andare, questo saper fare festa é uno spirito molto ebraico e molto gay, anche se i due non lo sanno! Come diceva l'artista ed attivista americana Susan Sontag (1933 - 2004), i gay e gli ebrei sono le minoranze più creative delle nostre grandi città contemporanee nel vero senso della parola: sono creatori di sensibilità. 
Persino Barbara si convince che Albert sia la vera madre di Val: il padre travestito, che sta salvando la serata del figlio, è così materno che la ragazza dimentica per un momento che non è una donna:

BARBARA: "Tesoro, spero che tua madre sappia che voglio avere una carriera dopo che saremo sposati" (si noti, la stessa preoccupazione del padre di Wai-Tung per la futura suocera nel film "Banchetto di nozze").
VAL: "Non è mia madre, è una drag queen!"
BARBARA (portandosi la mano alla testa e ridendo): "Ah, già, è vero, me lo sono dimenticata, è che ha davvero l'aria di una madre"

Ma ecco un nuovo colpo di scena, quando suona il campanello la madre biologica di Val casca il palco:

SENATORE: "Quante madri ha, Wall?"
VAL: "Solo una" (levando la parrucca ad Albert): "E' questa, mia madre. Questi sono i miei genitori" (indicando Armand ed Albert)
ARMAND: "Questa è mia moglie" (indicando Albert)
ALBERT: "Sono sempre io, con una sola, insignificante, differenza..."
"Ci tengo a ribadirle che credo nel ritorno ad un codice morale più severo..."

E infatti riceve l'apprezzamento della madre biologica, che dice ai due babbi: "Avete fatto un buon lavoro". Merita dunque l'appellativo di Madre la persona che ha di fatto cresciuto, educato e sostenuto il ragazzo. Essere conservatori quanto a stile educativo non è in contraddizione con l'essere gay o gay-friendly. Il Premier conservatore britannico David Cameron, da poco rieletto Primo Ministro, in uno storico discorso, ha detto: "Sono a favore del matrimonio gay non nonostante il fatto che io sia un conservatore, bensì proprio perché conservatore: Noi conservatori crediamo nei legami che tengono uniti la nostra società". 
Quando tentano di andarsene, subito richiudono la porta: ci sono fuori appostati i paparazzi appostati a caccia del prossimo scandalo da prima pagina, a causa della soffiata dell'autista: saranno proprio i coniugi gay a salvarli truccandoli da drag queen e facendoli uscire attraverso il locale. Li vediamo uscire mano nella mano con i consuoceri ed il corteo del balletto mentre tutti sono intenti a guardare la performance sul palco (del ballerino italiano gay Luca Tommassini) e i fotografi non li riconoscono. 
L'ultima scena è quella del matrimonio, celebrato con rito ebraico in sinagoga, ove si sentono le lacrime di Albert: infine il senatore e sua moglie hanno accettato sia il matrimonio interreligioso sia i loro consuoceri.
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Approfondimento: Le Meraviglie della Natura
L'Ossitocina, Ormone dell'Amore,
è altrettanta sia nei Genitori Biologici sia Adottivi
(Incluse le Coppie di Babbi Gay)

La famiglia dell'attore Neil Patrick Harris alla première del film
"I Puffi" ove lui recita. 

Il film mostra, attraverso questo liberatorio coming out finale, l'attaccamento di Val al padre adottivo Albert.
La reazione chimica alla base di questo legame genitori e figli, dipende dall'ormone dell'attaccamento, che è l'ossitocina (come ho spiegato in un mio saggio http://lelejandon.blogspot.it/2014/08/le-intuizioni-morali-innate-come-i.html): prodotta dal corpo femminile per facilitare le contrazioni uterine durante il travaglio, e stimolare i capezzoli per produrre la lattazione, quando entra in circolo ci dona uno stato di relax e ci rende amichevoli.
La famiglia di Sean Patrick Maloney, membro del Congresso

Ebbene, è stato scoperto che i neo papà (gay od etero) mostrano proprio un mutamento ormonale a livelli di ossitocina, il cui còmpito è rafforzare il legame affettivo, tantoché è prodotta anche durante l'innamoramento. Mentre in passato c'era il pregiudizio che l'attaccamento, senza filiazione naturale, sarebbe stato incompleto, Diane Wirr (Birmingham University) ha dimostrato che i genitori adottivi sperimentano picchi di ossitocina quando incontrano per la prima volta il figlio a lungo desiderato e che col tempo si manifesterà con la stessa frequenza sia nei genitori biologici sia in quelli adottivi.
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Curiosità

Questo rifacimento americano de "Il Vizietto" (1978, con Ugo Tognazzi e Michel Serrault) è profondamente arricchito ed i personaggi sono meglio caratterizzati. Il film ha vinto un Premio come "Miglior Interpretazione Collettiva" agli Screen Actors Guild Awards, e agli American Comedy Awards Dianne Wiest (due volte Premio Oscar come miglior attrice non protagonista) ha vinto come Miglior Attrice Non Protagonista e Nathan Lane come Miglior Attore Protagonista.
MATERNO. Robin Williams in "Mrs Doubtfire" (1993), Premio Oscar
al miglior Trucco. E' la storia di un padre divorziato e disoccupato che
per amore dei figli riesce a farsi assumere come governante
 in casa dell'ex moglie, che ha la custodia
esclusiva dei loro tre figli, grazie ad un sapiente travestimento. 
Anche Robin Williams (1951 - 2014), come Nathan Lane qui in "Piume di Struzzo" aveva interpretato perfettamente un ruolo materno en travesti, nel film "Mrs Doubtfire" (1993) con il Premio Oscar Sally Field (che avete visto protagonista del serial "Brothers and Sisters" con Calista Flockhart, che in "Piume di struzzo" interpreta Barbara). E' morto suicida, impiccandosi con una cinta, probabilmente a causa del morbo di Lewy, una forma di demenza (associata al morbo di Parkinson) che provoca allucinazioni. La commozione globale per la sua tragica morte dimostra la forza empatica del Cinema che rende questi grandi artisti presenze familiari.
Dan Futterman è anche sceneggiatore ed è stato nel cast della pièce (del Premio Pulitzer Tony Kushner) "Angels in America" dond'è stato tratto l'omonimo film (che ho presentato anni fa ad un mio Cineforum).
Calista Flockhart è la compagna di Harrison Ford.
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Conclusioni
Nozze Miste (1967) e Nozze Gay (2013)
Il Pregiudizio (Superato) è lo Stesso
Martin Luther King con la moglie Coretta ed i figlioletti

Sia "Banchetto di nozze" sia "Piume di struzzo" rappresentano lo stress psicologico di celare l'omoaffettività (studi longitudinali recenti hanno anche suggerito accorci persino la vita): in entrambi i casi, la famiglia gay si nasconde e si traveste sotto la maschera della famiglia tradizionale.
Oggi gli stati in Occidente che si ostinano a non riconoscere il matrimonio fra gay sono in minoranza, fra cui l'Italia ove nessun politico influente è a favore dell'adozione per i gay. In 11 anni, gli stati americani che hanno permesso le nozze gay sono passati da uno (il Massachusetts, nel 2004) a trentasette. Nel giugno 2013 la Corte Suprema americana, con 5 voti a favore e 4 contro, ha dichiarato anticostituzionali le leggi che proibiscono le nozze fra gay (cfr. il mio articolo "La Gioia, le Campane a Festa: la Corte Suprema scrive ancora la Storia Americana", http://lelejandon.blogspot.it/2013/06/la-gioia-la-speranza-le-campane-festa.html). Ma un tempo i matrimoni interrazziali erano fuori legge, e in fondo lo stesso disgusto irrazionale contro le nozze miste di un tempo è il disgusto contro le nozze fra persone dello stesso sesso oggi (vedi mio articolo: http://lelejandon.blogspot.it/2014/11/the-help-lezione-sulla-compassione_14.html). Nel 1967, quando uscì il film "Indovina chi viene a cena?" (anch'esso ambientato a tavola come i film che abbiamo proposto oggi), che è la storia di un uomo di colore invitato a cena dalla sua ragazza bianca a casa dei genitori di lei che non sanno che lui sia nero, la Corte Suprema americana, con una storica, unanime sentenza (Loving vs Virginia), mise al bando tutte le leggi anti nozze miste che c'erano in alcuni Stati americani. Oggi ci sono molte coppie miste, come il Premio Oscar Robert de Niro ed il Premio Nobel per la Pace Barack Obama.

Sessuofobia, Omofobia, Antisemitismo, Razzismo
Il Presidente americano Barack Obama riceve una famiglia
formata da due papà ed il loro figlioletto. 

Nei film che abbiamo visto sono rappresentate varie paure irrazionali e antisociali:


la paura dell'ebreo (nel caso del senatore repubblicano, probabilmente visto come democratico) nel film "Piume di struzzo" (di un regista ebreo, Mike Nichols, la cui famiglia emigrò dalla Germania per sfuggire alle leggi razziali di Hitler);

la paura dell'uomo nero, per cui vigeva il regime di segregazionismo in alcuni stati USA che ha ostacolato la piena eguaglianza, riconosciuta sotto la Presidenza riformista di Lyndon Johnson;

- la paura della sensualità, incarnata dalla sexy Celia Foote, bionda maggiorata e che non nasconde il suo fascino e viene isolata proprio come chi subisce il mobbing (assai diffuso in Italia, come abbiamo visto a "Il Cinema e i Diritti": http://www.lelejandon.blogspot.it/2015/04/linvidia-maligna-del-perverso.html );

- la paura dell'omosessualità, che ha ostacolato l'affermazione dei diritti dei gay riconosciuti durante la Presidenza di Barack Obama;

- la paura dell'androginia, incarnata dal padre adottivo di Val in "Piume di struzzo", che impedisce di riconoscere l'apprezzamento per la persona di Albert: indossando la maschera del genere femminile, il protagonista viene apprezzato, pur restando eguale a sé stesso, mostrando così la contraddizione del pregiudizio negativo;




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La Teoria del Contatto:
Scuole Miste, Colleghi Neri e Gay e Telefilm
distruggono i pregiudizi 


Di contro a questi pregiudizi negativi, il contatto amplia il nostro cerchio morale, espande il nostro cerchio di simpatia, come lo chiama il filosofo Peter Singer, cioè l'insieme delle persone di cui c'importa.

Ho illustrato la Teoria del Contatto parlando del libro dello psicologo americano di Yale Paul Bloom Buoni si nasce. Le origini del bene e del male” (traduzione di Sara Prencipe, Codice edizioni, Torino 2014) che ho recensito in dettaglio sul mio Blog: più si favoriscono i contatti faccia-a-faccia con persone che altrimenti eviteremmo (a causa dell'atteggiamento prevenuto derivato dall'ignoranza e dalla non abitudine), come neri e gay, più la maggioranza delle persone tende a rivedere i propri pregiudizi.

Ciò perché la gente viene rimessa nella possibilità di conoscere le persone. Sia nella vita (a scuola e nel lavoro), sia nell'arte popolare, i contatti quotidiani sono fondamentali come armi di distruzione di massa dei pregiudizi negativi che creano esclusione sociale. Ecco perché è importante la cultura della visibilità a partire dalla scuola, essere "esposti", visibili, come abbiamo detto io e Rita de Santis al Cineforum "Exposti".

Per quanto riguarda l'arte, i serial Tv americani, con protagonisti personaggi gay e neri, con le loro gioie e dolori comuni, come "Brothers and Sisters" o "I Robinson", sono stati decisivi per rendere familiari queste persone (Paul Bloom, "Buoni si nasce", op. cit., pag. 178) così come anche i grandi film come "Brokeback Mountain" (dello stesso regista Premio Oscar di "Banchetto di nozze", Ang Lee) come ricorda Jeremy Rifkin nel suo libro "L'età dell'empatia" (op. cit., pag. 419), all'ottavo posto nella classifica degl'incassi dei film romantici di tutti i tempi.
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La Lezione di Martin Luther King Jr e di Coretta:   "L'Omofobia è come il Razzismo e l'Antisemitismo
Usate il Tempo in Modo Creativo! Chi detta i Tempi dei Diritti è paternalista, incapace di autentica Compassione"
Coretta King si batté per la piena eguaglianza dei diritti dei gay.

Il reverendo Martin Luther King Jr ha predicato ed incarnato l’autentica compassione come interessamento personale facendo appello alla responsabilità personale e allo spirito d’iniziativa nei suoi sermoni (che ho ampiamente analizzato nel mio articolo "The Help, Lezione sulla Compassione Creativa"). 
Vorrei sottolineare l’attualità del suo concetto del tempo del reverendo King: a quei cosiddetti "moderati" che gli dicevano di non accelerare i tempi, che il tempo gli avrebbe dato ragione, egli replicava che “i tempi sono sempre maturi per ciò che è giusto” ed invitava ad “usare il tempo in modo creativo".

Le cosiddette "unioni civili" non sono altro che una nuova e cinica forma di paternalismo, cioè di falsa compassione, e di segregazionismo di chi ha perso il treno della Storia: un segregazionismo giuridico secondo il concetto del "separàti-ma-eguali", come predicava il personaggio razzista di Hilly in "The Help".
Invece, un recente esempio d'iniziativa creativa viene dalla Finlandia, ove un gruppo di cittadini ha raccolto in 24 ore 50 mila firme per estendere il matrimonio per tutti. Il Premier conservatore ha presentato la legge d'iniziativa popolare al Parlamento che ha votato Sì (vedi mio articolo  http://lelejandon.blogspot.it/2014/12/le-famiglie-felici-si-rassomigliano.html).

Coretta King (1927 - 2006), la vedova di Martin Luther King, è stata anche un'attivista per i diritti dei gay e si è battuta per il matrimonio realmente egualitario:

"L'omofobia è come il razzismo e l'antisemitismo e altre forme di bigottismo in quanto tenta di disumanizzare un vasto gruppo di persone, di negare la loro umanità, dignità e personalità"

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:

PAUL BLOOM, Buoni si nasce. Le origini del bene e del male”, traduzione di Sara Prencipe, Codice edizioni, Torino 2014.

ALAIN DE BOTTON, “Del buon uso della religione”, Guanda, Parma 2011.

LELE JANDON, "La Via della Compassione Creativa. L'Energia che attiva la Giustizia Sociale", http://lelejandon.blogspot.it/2014/09/la-via-della-compassione-creativa.html

LELE JANDON, "The Help. Lezione sulla Compassione Creativa. Nozze miste e nozze gay: ieri e oggi il disgusto che nega piena umanità è lo stesso", recensione al film ed al romanzo, http://lelejandon.blogspot.it/2014/11/the-help-lezione-sulla-compassione_14.html

LELE JANDON, "Le Intuizioni Morali Innate come i Cinque Sensi", recensione al libro di Paul Bloom, Buoni si nasce. Le origini del bene e del male”, http://lelejandon.blogspot.it/2014/08/le-intuizioni-morali-innate-come-i.html

LELE JANDON, "Le Famiglie Felici si rassomigliano Tutte. Gli Album di Famiglia (e 40 Anni di Studi) danno Ragione a Tolstoj"
http://lelejandon.blogspot.it/2014/12/le-famiglie-felici-si-rassomigliano.html

LELE JANDON, "La Gioia, la Speranza, le Campane a Festa: la Corte Suprema scrive ancora la Storia Americana", http://lelejandon.blogspot.it/2013/06/la-gioia-la-speranza-le-campane-festa.html


MATTHEW FOX, “Compassione. Spiritualità e giustizia sociale”, traduzione italiana di Gianluigi Gugliermetto, Claudiana, Torino 2014.

MARTIN LUTHER KING JR, "La forza di amare", Società Editrice Internazionale, Torino 1967.

MARTHA C. NUSSBAUM, "L'intelligenza delle emozioni", traduzione italiana di Rosamaria Scognamiglio, edizione italiana a cura di Giovanni Giorgini, il Mulino, Bologna 2004.

MARTHA C. NUSSBAUM, "Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica", il Mulino, Bologna 2011.

MARTHA C. NUSSBAUM, "Dal disgusto all'umanità. L'orientamento sessuale di fronte alla legge", il Saggiatore, Milano 2011.

JEREMY RIFKIN, "La civiltà dell'empatia. La corsa verso la coscienza globale nel mondo in crisi" Mondadori, Milano 2010.

Lele Jandon è attivista per i diritti civili, 
informatore sociale e conferenziere
conduttore della rassegna "Il Cinema e i Diritti
alla "Casa dei Diritti" del Comune di Milano


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