mercoledì 30 novembre 2022

L’Abbraccio di Hollywood agli Ucraini

di LELE JANDON
Sono tutte di grande prestigio le stelle che hanno dato il loro aperto appoggio all’Ucraina (trovate la Foto Gallery sul mio Instagram).
La rockstar ed attivista irlandese Bono (dopo aver dato alle stampe la sua commovente autobiografia “Surrender. 40 canzoni, una storia”) ha tenuto un concerto a sorpresa nel metrò Kreshchatik di Kyiv (dove da oltre 8 mesi si rifugiano per sfuggire ai bombardamenti gli abitanti della capitale) coinvolgendo i soldati nel canto di “Sunday, Bloody Sunday”, il suo capolavoro del 1983 contro l’odio fratricida. Con la poesia che caratterizza le sue canzoni il cantautore leader degli U2 interpreta così la guerra: «In questo momento il vostro presidente è al comando del mondo per la causa della libertà. Il popolo dell’Ucraina non sta combattendo solo per la propria libertà ma per tutti noi che amiamo la libertà». Giorni fa, intervistato alla RAI, il cantante ha fatto appello agl’italiani affinché continuino a dare aiuti all’Ucraina: «Gli ucraini credono nella libertà forse più di noi. Per me la libertà è tutto.»
Zelensky ha accordato udienza a due suoi colleghi attori, ebrei come lui, il Premio Emmy Ben Stiller (che gli ha detto: «Sei il mio Eroe!») e Sean Penn (che gli ha recato in dono uno dei suoi due Oscar). I due artisti sono stati per questo banditi dalla Federazione russa. Sean Penn ha origini proprio nell’Est Europa, è un “Litvak” cioè un ebreo lituano, come racconto nel docufilm “Lituania: il Coraggio di rinascere” di Antonello Ghezzi (www.ilcinemaeidiritti.it) e sta girando in Ucraina un documentario sulla guerra seguendo a piedi i profughi diretti in Polonia.
Ha ottenuto udienza dal presidente anche il Premio Oscar Jessica Chastain la quale, dopo l’ennesima eccellente performance (nel film di Netflix “The Good Nurse”, storia di un’eroica infermiera che denuncia un collega serial killer riuscendo a fargli confessare i suoi crimini) ha lodato il popolo ucraino «incredibilmente forte e coraggioso» e ha visitato i bambini ricoverati in un ospedale pediatrico. Per parte sua, la due volte Premio Oscar Angelina Jolie, attivista dei diritti dei fanciulli che come ambasciatrice dell’ONU per i Rifugiati dal 2012 ha già visitato quaranta aree di crisi nel mondo, è andata a trovare a Leopoli i bambini di un collegio sopravvissuti ad un attacco missilistico contro una Stazione ferroviaria. Il divo della saga di “Guerre Stellari” Mark Hamill ha donato 500 droni ai soldati dell’Esercito ucraino «per proteggere la loro terra, la loro libertà e i valori dell’intero mondo democratico» contro «l’Impero del male» e il Premio Golden Globe Richard Gere, di fede buddhista e impegnatissimo attivista su molti fronti, ha espresso benissimo il punto della questione: «Ho letto dell’umiliazione dei soldati russi obbligati a commettere atrocità in Ucraina su persone che hanno sempre considerato sorelle, fratelli, cugini ed è un incredibile sconquasso anche della società russa, un’aberrazione commessa sul nostro pianeta. Pur essendo pacifista, credo che nel mondo relativo in cui viviamo ora dobbiamo difenderci ed aiutare l’Ucraina. Penso che NATO ed Unione europea siano le uniche Istituzioni che cerchino di applicare lo stato di diritto». Il leader ucraino apprezza il sostegno di questi illustri supporter: «Per noi queste visite di personaggi famosi sono estremamente preziose. Grazie a questo, il mondo sentirà, conoscerà e capirà ancora di più la verità su ciò che sta accadendo nel nostro Paese». Lele Jandon Fondatore de “Il Cinema e i Diritti”

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