sabato 29 marzo 2014

La romantica Love Story di due cinefili viaggiatori: Roberto ed Antonello, 17 anni insieme. "One Life is Not Enough" DOMANI 
in Esclusiva al Cineforum del Guado ore 17


di LELE JANDON



Elaborare il dolore di un lutto in maniera creativa
Padre Fox: la Creatività come Essenza della nostra Umanità


Abbiamo dedicato un Cineforum al tema della Creatività: per padre Matthew Fox (http://lelejandon.blogspot.it/2013/10/gay-power-is-creativity-also-when-you.html), è l'essenza dell'Umanità ed il segreto della felicità, in tutti gli àmbiti, compresa la vita della coppia amorosa (http://lelejandon.blogspot.it/2013/12/il-segreto-della-felicita-e-la.html).
Durante il loro GRAND TOUR ON THE ROAD negli STATES 
Roberto ed Antonello hanno realizzato i REMAKES dei FILM-CULT
nelle locations ove furono girati.

Quando gli morì il compagno Roberto, dopo diciassette anni d'amore, Antonello d'istinto ha cercato di rielaborare questo dolore in maniera estremamente personale e, appunto, creativa: si è andato a rivedere tutti i bei momenti vissuti insieme (immortalati nei filmati fatti con la loro telecamera da viaggio) e ha realizzato un film (a regola d'arte: con tecniche che vanno dal picture in picture al morphing sino ad una chiamata nell'aldilà perfettamente riuscita adoperando sapientemente una reale chiamata registrata di Roberto, vedrete!) per ricordare questa persona eccezionale.




Si dà il caso che i due fossero sia fini cinefili sia grandi viaggiatori: durante il loro grand Tour on the road negli Stati Uniti (da San Francisco a Chicago, da Nuova York a Miami), si son divertiti un mondo a realizzare dei remakes dei capolavori-cult: dal noirSunset Boulevard” del Premio Oscar Billy Wilder ai thrillerPsycho” e “Strangers on a Train” (che abbiamo visto il mese scorso al Cineforum del Guado: http://lelejandon.blogspot.it/2014/02/senza-rimorso-colpa-o-pieta-come.html) sino a “Ghost” con Patrick Swayze (1952 - 2009, anch’egli scomparso giovane a soli 55 anni, anche lui per tumore come Roberto).
In origine, il film (costato un anno di lavoro) era di tre ore, e fu fatto vedere solo ai familiari e agli amici riuniti.
Quando l'ho visto ho pensato che è troppo bello e quindi ho chiesto ad Antonello di renderlo di un'ora in Esclusiva per il Pubblico del "Guado", dove nel 2009 ho fondato il Cineforum come momento per soffermarci per riflettere e soprattutto condividere le emozioni e le idee che ci suscita un bel film.

Il coup de foudre ad una cena da amici
L’esperta: il partner spesso si conosce proprio così
La storia di Antonello e Roby conferma la regola

"L'AMORE è CONDIVISIONE" (ARISTOTELE)

Il messaggio forte che il “Guado” vi vuole trasmettere attraverso questa testimonianza è che la chance d’incontrare il Grande Amore esiste e càpita quando meno ce lo si aspetta.
Fra Antonello e Roberto fu colpo di fulmine totalmente inatteso: si conobbero ad una cena da amici comuni e rimasero folgorati.
Una ricercatrice americana di scienze statistiche ha dimostrato che la maggioranza delle persone trova il partner con cui sta insieme più a lungo nella vita proprio così: attraverso la presentazione di amici comuni.
Ciò, perché è altamente più probabile che fra i nostri amici ci sia chi condivide i nostri interessi, le nostre passioni ed i nostri valori morali.

Il Personaggio: Roberto, un uomo coraggioso e creativo (1957 – 2011)
La Cultura: 20 mila libri letti, dai classici ai gialli
Poliglotta, chef, giallista, astrologo, istruttore in gym
IL FILM PREFERITO di ROBERTO: "Testimone
d'accusa", dall'omonimo romanzo di Agatha Christie,
con Marlene Dietrich (Berlino 1901 - Parigi 1992),
ha un triplo colpo di scena finale. 

Vi racconterò di questa persona eccezionale che fu Roberto, ritratto in questo documento.
Era nato nel 1957 a Breno, paesello di cinquemila anime in provincia di Brescia perché il padre finanziere che gli trasmise i valori law and order era di servizio lì.
Capelli rossi, fisico palestrato, era istruttore di spinning in palestra.
La sua vasta cultura (lesse ventimila libri) mi fa venire in mente una frase di Plutarco: eàn es philomathés, polymathés ései, un giuoco di parole che significa: "se sei amante della cultura (philomathés), sarai coltissimo (polymathés, donde la parola inglese polymath, "erudito, dalla cultura eclettica")".
Diplomatosi col massimo dei voti al Liceo Classico, parlava alla perfezione inglese e francese: in lingua originale si godeva sia i libri (che spaziavano dai grandi classici alle detective stories di Agatha Christie (1890 - 1976) sia i film (il suo preferito: il thrillerTestimone d’accusa” con Marlene Dietrich, 1901 - 1992, tratto proprio da un libro della Christie). Egli stesso scrisse quattro gialli, di cui disegnò le copertine.
Amava anche le stelle: esperto di astrologia, indovina il carattere di ognuno, sapendo comporre il quadro astrologico del cielo natale.

Il bel Carattere, creativo e romantico: dai bigliettini ai manicaretti, tutti i gesti d’amore della quotidianità 
IL MESSAGGIO del "GUADO": la CHANCE di TROVARE il GRANDE
AMORE ESISTE. 
Per quanto riguarda il carattere, si sa che si rivela quando si vive insieme.
Nel parlare delle relazioni fra uomini, il filosofo greco Aristotele diceva che l’amore è comunione, e dunque è naturale e logica conseguenza il desiderio di andare a vivere insieme. Infatti, i due ad un certo punto decidono di convivere. E durante questa vita insieme, Roberto si è rivelato essere un uomo romantico, altruista e generoso.
Tanti sono i gesti d’amore della vita quotidiana da parte di Roberto: per cominciare, era solito far trovare ad Antonello un bel bigliettino, scritto con la sua bella grafia, sul tavolo della colazione, per augurargli il suo personalissimo buongiorno.

Amava preparare sia la colazione, sia il pranzo (che Antonello si recava al lavoro) sia la cena: Antonello conserva in eredità il suo quaderno di ricette corredato dalle foto che Roberto faceva dei suoi piatti appena pronti.
Sin dall’età di vent’anni, teneva un diario (in inglese) che non ha mai fatto leggere a nessuno sinché, sapendo che stava per morire, lo affidò ad Antonello: uno scatolone ricco di agendine dov’è raccontata la sua breve e intensa vita.



Aristotele: “I compagni innamorati fanno tante cose assieme:
 dalla palestra alla filosofia. Sicché andare a vivere insieme 
ne è una logica e naturale conseguenza”
E correggendosi a vicenda, divengono migliori
Vorrei citare questo brano di Aristotele dove il Filosofo dice che i compagni d’amore amano fare insieme tante cose: ogni coppia, a seconda degl'interessi comuni, va insieme ai simposi (oggi diremmo le cene e le feste), in palestra, a caccia, gioca assieme ai dadi o fa filosofia insieme. Oggi diremmo: si scambia i pensieri più profondi.
L’allievo di Platone, nella sua fenomenologia dell'amore gay, nota un’altra cosa importante: che, correggendosi a vicenda, i due compagni si modellano l’uno sull’altro, imitando le qualità che a loro piacciono e divengono così persone migliori. Proprio come Antonello e Roberto, la cui relazione è stata sempre umanamente feconda: come Roberto gli trasmise la sua cultura umanistica, così Antonello gli fece assorbire la sua cultura matematico-finanziaria. 
Ecco il passo completo del Filosofo:
“L’amore rappresenta una comunione. E quello che vale per sé stessi, vale anche per il compagno; la sensazione della propria esistenza è desiderabile, e lo è anche, di conseguenza, quella dell’amato; ma questa sensazione si attua nel momento in cui si vive insieme, sicché è naturale che ce lo si ponga come obiettivo. Ed è proprio nel fare tutte quelle attività  in cui per ognuno consiste l’esistenza, o ciò per cui si desidera vivere, che essi vogliono trascorrere il tempo in compagnia dei loro amati. E’ per questo che alcuni vanno ai simposi assieme, altri giocano insieme ai dadi, altri fanno palestra e vanno a caccia assieme o fanno filosofia insieme, e che trascorrono insieme le giornate: fanno e mettono in comune le cose in cui, secondo loro, consiste la vita insieme. Si ritiene, poi, che diventino anche migliori col mettere in
atto l’amore, cioè correggendosi a vicenda: essi, infatti, si modellano l’uno sull’altro, imitando le qualità che a loro piacciono; di qui il detto: “Da uomini nobili, nobili azioni”.



 ARISTOTELE, Etica a Nicomaco, libro IX, 1172 a 1 – 15 
(traduzione dal greco di Lele Jandon)


Appuntamento DOMANI 30 marzo alle ore 17 con "One Life is Not Enough", in Esclusiva al “Guado” (dopo "Insonnia d'amore" col Premio Oscar Tom Hanks, ore 15), conduce Lele Jandon
Come sempre, buffet offerto al Pubblico, scheda del film in omaggio a cura di Lele Jandon, presentazione e dibattito dopo la visione in compagnia dell'Autore

Nessun commento:

Posta un commento